Microsoft usa il “metodo Boffo” contro OpenOffice.org (UPD)

Che la Microsoft non fosse formata da angioletti è cosa risaputa, ma che, avendo un po’ paura dell’avanzata di OpenOffice.org, si abbassasse a denigrare così pesantemente (rasentando la falsità) l’avversario, beh, non molti lo avevano immaginato…

Da notare che tutto quello che viene detto nel video, a maggior ragione può essere attribuito a Office di Microsoft, ma si sa: il metodo Boffo vuole la denigrazione dell’avversario a qualunque costo!! 😈

Aggiornamento 11:43: forse forse ho trovato le motivazioni per questo video?? 🙂

Ho cmq cambiato la mia “firma lavorativa”, come consigliato qui.

Nessuno paga

Riporto due notizie che ho letto oggi, e che spiegano quello che intendo.

TOLTO STRISCIONE CON FRASE DEL VANGELO, PROTESTA A PALERMO

Hanno lavorato due giorni per realizzare uno striscione con una frase del vangelo di Luca: “La mia casa sarà casa di preghiera, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri”. Ma ieri notte alle 2, quando hanno provato a stendere il pezzo di stoffa, lungo dieci metri, da una terrazza di Porta dei Greci, a Palermo, davanti alla spianata del Foro Italico dove il Papa oggi ha celebrato la messa, sono arrivati i poliziotti, che hanno identificato gli autori, invitandoli a togliere lo striscione. “Abbiamo resistito – dice Franca Gennuso, una delle autrici – rivendicando il diritto d’espressione, ma non è servito a niente: stamattina ci hanno nuovamente chiamati dalla questura, intorno alle 6, e un’ora dopo sono arrivati i vigili del fuoco con una scala mobile e hanno tentato di strappare lo striscione. A quel punto lo abbiamo ritirato: quanto meno ci resta a futura memoria”. “Stanotte – aggiunge – hanno bussato insistentemente e minacciato di sfondare la porta. Sarebbe questa la libertà d’espressione in questo Paese”

(fonte)

L’Inps nasconde la verità sulle pensioni ai precari per evitare rivolte

Il presidente dell’INPS Antonio Mastrapasqua ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l’INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”.

I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l’INPS gli “imprenditori di loro stessi” creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché L’INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.

L’unico sistema che l’INPS ha trovato per affrontare l’amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.

Non si può non notare come anche la politica taccia su questo scandalo, ma non ci si potrebbe attendere altrimenti, perché a determinare questo scandalo hanno contribuito tutti i partiti attualmente rappresentati in parlamento, nessuno escluso.

I precari, tenuti all’oscuro o troppo occupati a sopravvivere, difficilmente noteranno la dichiarazione di Mastropasqua al Corriere della Sera e i media sembrano proprio intenzionati a non rovinare loro la sorpresa. Proprio una bella sorpresa.

(fonte)

I punti deboli del free software

Qualche tempo fa, come avevo accennato qui, la Sun Microsystem è stata acquistata dalla Oracle. In molti non avevano guardato bene a questa acquisizione, avendo delle riserve sulle intenzioni di Oracle sui prodotti open-source di Sun, come Java, OpenSolaris, VirtualBox e OpenOffice.org. E i peggiori timori di molti si sono concretizzati preso con OpenSolaris: la Oracle ha fatto sapere di non volerne più sapere nulla, non essendo la versione open del suo sistema operativo nei suoi piani di business, volendo proseguire con la versione ufficiale.

free speech and free beer!!
(fonte immagine)

E qui che purtroppo si nota la magagna: purtroppo, quando il progetto è grande, la passione e il tempo libero non bastano per sviluppare il prodotto, ma servono cmq anche dei grossi finanziamenti. Se il prodotto è molto grande e molto di nicchia, non è detto che riesca a sopravvivere. Ovviamente la stessa cosa si può vedere anche nel software a pagamento chiuso: se non ci sono molte persone interessate al prodotto, o lo si vende a tanto o non lo si sviluppa per niente

La differenza tra i due modelli è però una e fondamentale: nel caso del software chiuso il prodotto abbandonato è perso per sempre, mentre nel caso del software libero è lì, pronto per essere sfruttato da altri e reso di nuovo utile… risorse permettendo. 🙂

Se per caso vi interessa, cmq, sappiate che la Oracle ha annunciato i suoi programmi futuri, ed alcuni episodi sono avvenuti anche su alcuni suoi prodotti:

Come andranno a finire le cose? Non lo so!! Di sicuro LibreOffice mi stuzzica, e forse forse ci faccio un pensierino. 😛

Super Sloth

Avete presente Sloth, il personaggio del film I Goonies?

Super Sloth
Super Sloth in una scena del film

Ho scoperto (grazie al sito Big Pictures) che il suo nome deriva da quello di un “lento” animale:

uno "sloth"

Lo sapevate?? Sapevatelo!! 🙂

ps: C’è un tizio che è andato veramente ad Astonia, città che esiste realmente ed ha trovato tutti i luoghi originali del film!! Quando andiamo anche noi?? 😀

Viva i vuoti legislativi

Leggo con piacere la fine di una storia, come ce ne potrebbero essere molte (e come qualcuno vorrebbe che ne esistessero). Il direttore di un quotidiano on-line, Merate Online, è stato assolto, in Cassazione, dall’accusa di omesso controllo. Qui l’articolo apparso su Merate Online, con molti più dettagli.

Da quanto ho capito, la storia è questa. Qualche anno fa un commentatore del quotidiano ha pubblicato una lettera, ritenuta diffamatoria dall’ex ministro Roberto Castelli e Giuseppe Magni, un suo collaboratore. Per questo, secondo l’articolo 57 del codice penale, viene accusato (anche) il direttore della testata per omesso controllo.

Ma i giudici hanno assolto il direttore, Claudio Brambilla, in quanto hanno notato che il reato in questione era stato pensato e si applica solo alla carta stampata; da quanto ho capito in questa decisione, come in una precedente sulla TV, ha pesato il fatto che in un giornale cartaceo tutto ciò che viene pubblicato può essere prima vagliato e scelto, al contrario appunto di quanto avviene su un quotidiano online o su un blog.

Ora aspettiamo qualche reazione scandalizzata e spropositata a questa tematica, dato che i giudici hanno detto chiaramente che l’assoluzione deriva dal fatto che il fatto non è previsto dalla legge come reato, ovvero la legge non dice nulla su queste situazioni in particolare. I nostri cari politici corrotti e corruttori sono sempre in tempo a creare una legge ad-hoc* per poter continuare a minacciare chiunque gli pesti i piedi.

Se qualche persona saggia mi vuol far notare qualche inesattezza, faccia pure. 😛

*eh si, mica si fanno leggi solo per il nostro caro premier…

Ho bisogno di spazio\2

Dopo  il mio precedente post in cui sottolineavo il mio bisogno di spazio, ecco arrivare la conferma: ho bisogno di spazio!! 😀

Questa volta vi propongo Nautilus Elementary, una variazione del file manager Nautilus, che permette di risparmiare un po’ di spazio sprecato. Questo è il risultato:

Nautilus Elementary

Notate la compattezza del menù e una (leggera) migliore gestione dello spazio.

L’installazione sotto Ubuntu è semplice, basta dare i seguenti comandi da terminale

$ sudo add-apt-repository ppa:am-monkeyd/nautilus-elementary-ppa
$ sudo apt-get update && sudo apt-get upgrade
$ nautilus -q

Per ulteriori dettagli guardate il primo secondo link del post. 🙂

Un programma che invece vi sconsiglio è Nautilus Terminal, che vi dà la possibilità di incorporare un terminale direttamente in Nautilus, che si “sposta” con voi durante la navigazione: molto meglio il terminale normale, che, se sotto Ubuntu installare il pacchetto nautilus-open-file, è possibile aprire direttamente dal menù contestuale.

ps: se per caso avete uno schermo panoramico mega-galattico, che non sapete come sfruttare e che vi crea un sacco di spazio sprecato, ed utilizzate GNOME, provate X-tile, un programmino (che ha anche un’applet per il pannello) che permette di affiancare a disporre agevolmente le finestre sullo schermo!! 🙂
ricordate però che dopo averlo installato occorre riavviare…

Hugin – Panorama photo stitcher

Ho provato da poco questo programma e devo dire che non è male. Sono riuscito a creare ottimi panorami, semplicemente caricando le foto e facendo fare tutto a lui. Se però c’è qualche problema con qualche serie di foto particolarmente ostico, ecco che arriva in aiuto la possibilità di suggerire al programma alcuni punti in comune tra due foto adiacenti. Questo è uno dei risultati. 🙂

Quad - panorama
clicca per ingrandire

Gli interessati hanno nella loro casella di posta la mail con il link per scaricare il file con tutte le fotine. 😛