Pizzo RAI (UPD 2012/02/21)

In questi giorni la RAI sta iniziando a chiedere il pagamento del canone RAI (speciale, va da 200 a 6000 €uri) a molte imprese/esercizi commerciali.

Questo perché la famosa norma del ventennio, devono pagare “detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni“, non aveva previsto che sarebbero nati tutti questi aggeggetti di oggi che permettono di fare di tutto e di più e hanno uno schermo… praticamente non avevano previsto neanche il videocitofono, che avendo uno schermo, secondo alcuni rientra nella categoria sopra-citata… 🙂

Chissà se un giorno sapremo con sicurezza per quali dispositivi (e perché) è necessario pagare il canone. A questo punto sono personalmente più che favorevole a farlo pagare a tutti in misura del reddito, dato che è il finanziamento di un servizio pubblico (sempre che ci si liberi del dominio dei partiti…).

Aggiornamento 2012/02/21: la RAI, in un comunicato, ha precisato che non si intende il canone ordinario pagato dalle famiglie (grazie :-D), e ammette che sarà (in futuro, con calma) necessaria un po’ di chiarezza (il grassetto è mio):

Con riferimento alla questione relativa al pagamento del canone di abbonamento alla tv, si precisa che le lettere inviate da Rai non si riferiscono al canone ordinario (relativo alla detenzione dell’apparecchio da parte delle famiglie) ma si riferiscono specificamente al cosiddetto canone speciale cioe’ quello relativo a chiunque detenga – fuori dall’ambito familiare (es. Imprese, societa’, uffici) – uno o più’ apparecchi atti o adattabili alla ricezioni di trasmissioni radiotelevisive.

Cio’ in attesa di una più’ puntuale definizione del quadro normativo-regolatorio.

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