DRM e il “caso” 1984

Che i sistemi di protezione DRM siano delle schifezze assolute, o dico da tempo. In particolare, di queste tecnologie non mi piace che diano ad altri la possibilità di decidere per quello che abbiamo regolarmente comprato. Praticamente quello che compriamo non è sotto il nostro controllo, ma sotto quello di un altro (che di solito ha come interesse principale quello di far soldi), per questo molte volte, si dice che quello che compri infarcito di DRM, in realtà lo stai solo noleggiando.

Un ultimo (per ora) esempio dei problemi che possono derivare da questo abominio questa tecnologia ce la riporta PI.
Amazon si è accorta che nel suo catalogo c’erano due libri che non ci dovevano essere, La fattoria degli animali e, ironia della sorte, 1984, entrambi di George Orwell. Per questo il portale ha deciso, da remoto e senza avvertire l’utente, che quelle copie andassero cancellate, promettendo dopo un rimborso. La promessa di un rimborso però, non è bastata ad uno studente americano, Justin D. Gawronski, che doveva fare un compito per le vacanza estive, annotare delle riflessioni ogni 100 pagine del libro… riflessione che hanno preso il volo insieme alla copia del libro. Per questo abuso lo studente ha deciso di denunciare Amazon.

Alla fin fine la storia è andata a finire bene: Amazon ha deciso di restituire libro e annotazioni, e un tribunale l’ha obbligata a pagare 150.000 dollari di risarcimento. 😀

La parte oscura riguardo il futuro, come potete leggere qui, è che Amazon si impegna a non farlo più (che dolce), almeno negli Stati Uniti, a meno che non sia costretta, per esempio da un tribunale (il grassetto è mio):

Amazon will not remotely delete or modify such Works from Devices purchased and being used in the United States unless (a) the user consents to such deletion or modification; (b) the user requests a refund for the Work or otherwise fails to pay for the Work (e.g., if a credit or debit card issuer declines to remit payment); (c) a judicial or regulatory order requires such deletion or modification; or (d) deletion or modification is reasonably necessary to protect the consumer or the operation of a Device or network through which the Device communicates (e.g., to remove harmful code embedded within a copy of a Work downloaded to a Device).

Praticamente non si sollevano dubbi sul fatto che, secondo me, è cruciale in tutta questa vicenda: Amazon può continuare a mettere il becco nei nostri acquisti ed a gestirli come meglio crede. Praticamente ci dobbiamo fidare della buona parola di Amazon. Ma se i DRM sono stati introdotti proprio perché non ci si fida degli utenti, perché noi ci dovremmo fidare di loro?!?!

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