La tiritera

Salvini, saputo della scarcerazione di Carola Rackete, si lascia andare in quella che ormai è una delle sue cantilene preferite: “se qualche giudice vuole fare politica si toglie la toga, si candida in Parlamento con la sinistra e cambia le leggi che non gli piacciono“, il tutto condito con discorsi senza senso e mezze verità, mettendo in mezzo Macron, Merkel e altri (manca Topo Gigio).
Forte del fatto che chi lo ascolterà non capirà che – fino a prova contraria – un giudice applica la legge, non fa politica.

Che poi, non ho capito perché il giudice in questione si dovrebbe candidare per forza con la sinistra? Con la destra non va bene? Con il centro? Un po’ più avanti?
Forse perché alle scimmie urlanti che lo seguono sembra la cosa più giusta? Boh, misteri nell’analfabetismo funzionale…

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