Riguardo il contestato concorso della Regione Lazio per l’assunzione di due medici non obiettori dedicati al reparto per l’interruzione della gravidanza, chi contesta che i medici debbano avere libera scelta secondo la propria morale, vorrei far notare che non è proprio così che stanno le cose, e questa intervista all’ultimo medico che pratica aborti rimasto in Molise, lo spiega senza troppi fronzoli e giri di parole:
[…] chi fa aborti non fa carriera […]
Secondo me, questo ricatto “sotto banco” solo è un motivo in più per eliminare completamente questo pseudo diritto all’obiezione di coscienza, mostruosità che colpisce le donne e le costringe a giri interminabili e umilianti come questo.