Lampedusa: rumore e silenzio

Quello che è successo qualche giorno fa a Lampedusa penso oramai lo sappiamo tutti. mi sono venuti in mente due pensieri, forse un po’ contrastanti sol sentire comune:

D’accordissimo con la giornata di lutto nazionale e con il minuto di silenzio nelle scuole, ma mi chiedo perché nessuno proponga la stessa cosa per i morti sul lavoro, le vittime di incidenti stradali e i suicidi per la crisi economica. Attenzione, non sto dicendo che ha ragione chi dice che non si doveva fare o chi parla di morti italiani vs non italiani o altre stronzate del genere. Chi fa questa distinzione è un coglione senza possibilità di appello. Io parlo semplicemente di “perché per questo si e per quest’altro no?”. Non vorrei che una giornata di lutto sia qualcosa da “vendersi” sul piano politico.

Sono contentissimo dell’incriminazione dei superstiti per il reato di clandestinità. Se una legge è stronza e nata male, la cosa migliore è applicarla fino in fondo, per far vedere anche più cieco italiano che una legge del genere va cambiata…

Un commento su “Lampedusa: rumore e silenzio”

  1. diciamo che il lutto nazionale la trovo una cosa un po’ ipocrita, i siriani scappano dal loro paese per una guerra civile di cui in un certo senso siamo responsabili. Pare che in Siria debba passare un oleodotto molto strategico per i russi e un po’ meno per gli americani.

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