Scienza per legge (UPD 2012-10-25)

Due episodi in questi ultimi giorni, hanno attirato l’attenzione sul rapporto tra legge e scienza. In entrambi i casi, purtroppo, la mancanza di informazioni dirette e di prima mano non mi permette di entrare troppo nel merito.

Il primo episodio è la condanna dell’INAIL per una vicenda che tratta un tumore al cervello (benigno) associato all’uso di cellulare e cordless: la Cassazione ha stabilito che una correlazione c’è, per cui l’INAIL è stata condannata a risarcire un uomo che per lavoro stava al telefono 6 ore al giorno, riconoscendo il tumore come una malattia professionale.

Il secondo episodio, che ha avuto eco anche al di fuori dell’Italia (con annessa solita bella figura, “Ciò arriva dalla terra natale di Galileo. Crediamo che alcune cose non cambieranno mai“), è la condanna in primo gradi dei 6 membri della commissione Grandi Rischi che nel 2009, pochi giorni prima del terremoto dell’Aquila, rassicurarono la popolazione. Scrivo “rassicurarono”, perché non sono riuscito a trovare il testo del comunicato originale, che sarebbe stato interessante leggere; da quanto ho capito, comunque, la colpa non è stata “non aver previsto il terremoto”, ma più che altro una compiacenza politica nel rassicurare, appunto, la popolazione. All’estero pare che però questo piccolo dettaglio sia sfuggito…

Aggiornamento 2012-10-25: questa intercettazione di Bertolaso entra un po’ più nel merito, con buona pace del ministro Clini e del precedente di Galileo:

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