Un pezzo di Roma che se ne va (forse)

Parlo ovviamente dell’ordinanza del nostro caro sindaco, con la quale vuole far si che il fenomeno della prostituzione cessi. Personalmente la vedo moolto difficile: se si chiama “il mestiere più antico del mondo”, e ancora resiste, un motivo ci sarà no?! 😉

Leggendo però l’articolo di Repubblica, mi sono venuti un paio di dubbi:

  1. Verrà usata come scusa il rischio di gravi incidenti stradali. Su questo sono d’accordo con Alemanno: ci sono dei tipi arrapati fracichi che non esitano a compiere inversioni a U o tagli di 2 o 3 corsie appena vedono la meretrice di turno. Ma non c’è già il Codice della Strada stesso per questo?? E quindi basterà scegliere (ad esempio) un parcheggio, e si azzerano i rischi di multa?? E si multeranno anche le quattordicenni/sedicenni (di norma molto più zoccole delle zoccole) se andranno in giro in abiti succinti??
    Per la mia esperienza, posso dire che le minorenni fanno distrarre molto più delle prostitute!! 😛 Oppure hanno in serbo una definizione alternativa di “adescamento”??
  2. Chi verrà pizzicato avrà due possibilità: o pagare subito, oppure vedersi notificare l’ammenda a domicilio, con relativa descrizione dell’addebito. A parte mi suona tanto di “pubblico sputtanamento volontario” (cosa che non si può fare con i politici neanche per reati più gravi), ma che tipo di descrizione verrà messa?? Se ho infranto il Codice della Strada, allora nel verbale della multa ci dovrà essere scritto il tipo di infrazione al Codice della Strada, o no?! In questo caso che c’entrerebbe la prostituta??
    È come se io parcheggio un attimo in sosta vietata per andare a compare il latte, al ritorno i vigili mi hanno fatto la multa, e sul verbale c’è scritto: sostava in zona vietata per andare a comprare il latte. :’D

Dedicherei un minuto di preghiera in favore del diritto alla donna di prostituirsi in santa pace, sperando che questo provvedimento e quello della Carfagna non vadano in porto.

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