Liberté, Égalité, Inchiappetté

E il tutto sempre e solo con l’iPhonnè!!! 😀 Infatti, sembra che ci siano strani magheggi con i programmi che si possono installare su ‘st’aggeggio, programmi che peraltro sono reperibili solo ed esclusivamente sul negozio online della Apple, sennò chissà noi piratoni che ci mettevamo sopra…

In principio fu un’applicazione chiamata I’m rich, che costava 999,99 $ e che fondalmente serviva a visualizzare sullo schermo una gemma rossa.
La pagina su AppStore diceva: l’icona rossa sul vostro iPhone ricorderà a voi e agli altri che siete abbastanza ricchi da potervi permettere questo software. Si tratta di un’opera d’arte senza alcuna funzione nascosta. Ho scritto “diceva” in quanto ora non è più disponibile sul sito. È stata tolta dopo le proteste di alcuni utenti.
E già questa la dice lunga sulla libertà di quel postaccio…

La seconda storia, ancora più carina e stimolante, riguarda un programma che, poverino, dava modo ai possessori di iPhone di superare uno dei mille mila limiti di questo pezzo di sterco ricoperto da una sottile patina dorata. Limiti imposti dalla Apple, non dalla tecnologia (tipo l’impossibilità di inoltrare gli sms).
Il programma fondamentalmente permetteva di usare il cellulare come un modem. Ed ora è stato rimosso dallo store. Ma perché è stato rimosso? Pare che il motivo sia molto semplice: AT&T, la società che in America vende il cellulare, lo vende con un contratto (che dura un tot di anni) con il quale si ha a disposizione, mensilmente, un po’ di traffico; la stessa cosa che succede anche qui da noi. Praticamente hanno rosicato che la gente potesse usare quel traffico – che loro avevano venduto per l’iPhone e non andava in nessun modo usato per altri scopi, sennò andavano a piangere dalla mamma, e che la gente però aveva comprato – per il PC, usando appunto l’iPhone come modem.

Ora gli sviluppatori rosicano (e ci mancherebbe). Ma non dicevano che la pirateria è brutta e cattiva perché con la pirateria i poveri sviluppatori non mangiano perché nessuno gli paga più i programmi, nonostante il tempo e la fatica spesi a svilupparlo?? A me pare che anche la Apple stia facendo la stessa cosa: impedisce la giusta remunerazione agli sviluppatori, togliendogli la possibilità di ricevere il giusto compenso per loro lavoro. Chissà se sono perseguibili per pirateria?? In Italia ovviamente no, visto che hanno i soldi. 😉

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