Prendendo spunto da questa notizia (e dalla relativa discussione), ho letto l’articolo del codice penale italiano che tratta, appunto, l’accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico.
il blogger francese Olivier Laurelli si guarda perplesso…
Qui il primo comma:
Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni.
Non so se anche voi avete notato la parte “spaventosa”, ovvero quel “o tacita“: ma se è tacita, come faccio a sapere che chi ha fatto il sito voleva proteggere una sua risorsa??