Medicina, il numero chiuso è una lotteria

Finalmente qualcuno si sta accorgendo che la pratica del numero chiuso per l’ingresso in alcune facoltà (ad esempio Medicina) è un qualcosa i cui risultati non sempre coincidono con la bravura del candidato, ovvero una buona parte della riuscita è data dal culo!! 😀

Intendiamoci, per alcune facoltà estremamente ambite (in cui si vorrebbero iscrivere un bel po’ di persone ogni anno, come appunto Medicina), un limite agli iscritti è in qualche modo importante per poter dare servizi e una didattica di qualità, a una selezione all’ingresso è probabilmente meno “traumatica” che una selezione in corso d’opera: chi vorrebbe, magari dopo aver fatto il primo anno di università in un città diversa dalla propria, non passare al secondo anno per colpa del numero chiuso?!?!?
La Consulta ha però stabilito/notato che, avendo ogni università una graduatoria di ingresso a sé, entrare in una università non dipende solo dalla bravura del candidato, ma anche (e soprattutto) da fattori esterni!!

Per questo motivo il Ministero ha deciso di accorpare gli atenei in gruppi, facendo sì che dal prossimo test ogni candidato parteciperà alle selezioni per un insieme di atenei vicini. Si spera che questo permetta un equilibrio tra la situazione odierna (una graduatoria per università, per cui una vera e propria scommessa) e un’unica graduatoria nazionale (che ha la contro-indicazione di poter far scoraggiare gli studenti vincitori, se questi dovessero vincere lontano da casa). Sull’ultimo punto sono in realtà un po’ scettico: se anche abitassi a Palermo e vincessi a Milano o Torino, che problema ci sarebbe?? Uno si sposta e amen. Non è detto che spostarsi vicino costi per forza di cose spostarsi più lontano (uno mica farebbe il pendolare!!)!!

Da qui la mia proposta/idea, basata su semplici regole (da applicarsi per ogni facoltà a numero chiuso):

  1. ogni università decide il numero di posti disponibili;
  2. all’atto dell’iscrizione al test, lo studente sceglie una lista ordinata di n facoltà (ad esempio 5, ma potrebbero essere anche tutte);
  3. si stila un’unica graduatoria nazionale;
  4. si scorre la graduatoria nazionale in ordine, associando al primo candidato la sua prima scelta, al secondo la prima scelta, etc etc;
  5. appena una facoltà ha finito i posti disponibili si depenna la facoltà da quelle disponibili;
  6. si continua a scorrere la graduatoria, assegnando ai candidati in graduatoria la prima università tra le sue scelte che abbia ancora dei posti disponibile.

Magari ci sono ancora dei problemini da decidere, ma seguendo questi semplici regole non sarebbe meglio?? 😀

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