Civiltà e difesa dei consumatori (UPD)

La Blizzard è una grande casa di produzione di videogiochi, che ha un brutto vizio: maltratta i suoi clienti con la protezioni anti-pirateria. In particolare, un recente gioco, Diablo III, richiede una connessione continua ad Internet per funzionare, anche se voglio solo giocare in locale per conto mio.

Ovviamente, come è facile immaginare, se i server Blizzard non funzionano (responsabilità di Blizzard), io non gioco cmq. E questo è proprio quello che è successo a Maggio al lancio del gioco!!

È curioso vedere che questo semplice concetto non sia capito (o sia ignorato) dai vertici dell’azienda, ma sia stato ampiamente previsto da un sacco di gente, ma la Blizzard continua imperterrita ad agire in questo modo…

Ancora più curioso è vedere che in Corea del Sud, la difesa dei consumatori ha funzionato benissimo, riuscendo ad avere il rimborso per chi ha comprato il gioco e ha avuto problemi con i server intasati!! Noi ce l’abbiamo un ente così (che funziona)??? 😉

Aggiornamento 22/06/2012: Blizzard rischia anche in Francia e Germania. 🙂

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