Pizzo RAI (Aggiornamento)

Dopo che la RAI ha iniziato a chiedere il pagamento del canone speciale alle aziende (come detto qui), in un moto di vera e sincera generosità, l’azienda di stato ha cordialmente deciso di non richiedere più il canone speciale alle imprese per il solo possesso di computer e simila, come riportato nel comunicato ufficiale (grassetto mio):

La Rai, a seguito di un confronto avvenuto questa mattina con il Ministero dello Sviluppo Economico, precisa che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone.

La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali  imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più’ televisori. Cio’ quindi limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (BBC…) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone.

Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore.

Come ha osservato qualcuno: niente scuse, ci hanno provato e gli è andata male, per cui siamo noi ad aver frainteso. 😀
Almeno però hanno detto una volta per tutte che il canone ordinario, quello che viene estorto alle famiglie, è dovuto solo per i televisori!!

Questo, precisando che il canone speciale era dovuto non per le apperacchiature usate per lavoro, ma solo per quelli che, al pari di una TV, allietano la clientela con i grandi programmi RAI. In pratica, solo per quelli che sono utilizzati veramente come una TV, come ha detto anche lo spot mandato in onda durante il festival di Sanremo:

A me personalmente rimane ancora il dubbio sul perché lo dovremmo pagare, dato che lo streaming audio/video non mi pare proprio che sia un segnale radio/televisivo, e non è mai stato individuato , ad eccezione di TV (e radio?), l’elenco degli apparecchi soggetti alla tassa “canone RAI”,preferendo fare leva sulle paure di “rappresaglie economiche”:

In alcune province la RAI ha sub-appaltato la riscossione del canone a enti privati.

Viene un corriere con una raccomandata anonima, se sei in casa e ti viene consegnata ha valore legale.
Nella busta raccomandata c’è una lettera in cui c’è scritto che sei tenuto a pagare il canone RAI in quanto possessore di uno o più apparati radiotelevisivi (danno per scontata la possessione).

Se non possiedi televisori, una volta che hai accettato la raccomandata, sta a te dimostrarlo. Per dimostrarlo devi farti sottomettere ad ispezione e quindi sei punto a capo (il giorno dell’ispezione non lo concordi).

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