A quando la modernità in Italia?

A quanto pare il concetto di “diritto” all’oblio si sta diffondendo sempre di più, e la cosa è aiutata in Italia dall’arretratezza/mancanza di leggi sensate e specifiche…

Qui potete leggere la notizia direttamente dalle pagine (online) del quotidiano, e qui l’editoriale con tutte le domande e stranezze del caso…

4 pensieri riguardo “A quando la modernità in Italia?”

  1. non pensavo ti interessasse il tema del diritto all’oblio! è un argomento degno di essere discusso in un blog!

    a mio parere il diritto all’oblio è pure lecito, però nel caso che hai linkato c’è un evidente errore di fondo: un articolo giornalistico opportunamente rettificato non può scomparire da un archivio, anche se (a mio parere) è giusto che non venga mostrato costantemente in prima pagina (infatti nel caso in questione l’indagine è stata conclusa senza procedimenti penali perciò la cosa non costituisce più notizia)

  2. dipende in che senso intendi “lecito” 🙂

    come hai giustamente detto, far apparire un articolo costantemente in prima pagina (cosa che il giudice ha detto ma a quanto pare non è vera) non è corretto/giusto/opportuno/significativo, ma se un domani dovesse ri-servire perché nasconderlo??

  3. infatti bisogna muoversi sul filo del rasoio: se uno scandalo riciccia, magari a causa di altre indagini, allora è giusto rimetterlo in prima pagina. Però non puoi lasciarlo sempre lì, specie se causa danni d’immagine: è in questi casi (e solo in questi casi) che ha senso il diritto all’oblìo, almeno secondo me

  4. ma infatti non va lasciato in prima pagina, ma cmq lasciato disponibile nelle ricerche… la cosa migliore (che peraltro la carta non può permettere e nel sito hanno fatto, mentre il giudice ha deciso che carta è bene e sito è male a priori) sarebbe una rettifica, chiara e ben visibile, che magari rimandi a nuovi articoli

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