LibreOffice Impress, visualizzare il numero di slide (e altro)

Utilizzando LibreOffice Impress, versione 6.1.4.2 su Linux (openSUSE+KDE) ho avuto un problema: il campo con il numero della slide (che avevo modificato per far apparire anche il numero totale di slide) non appariva. La soluzione è questa:

  1. entrante nella view master slide
  2. menù “Insert → Header and Footer…” (nelle versioni precedenti questa voce è in un altro menù)
  3. si apre una finestra dove è possibile indicare quali parti si vuole far apparire e come personalizzarli

La teoria della montagna di cacca

Ci vuole più tempo a creare una montagna di cacca o a pulirne una?

Lessi questo interessante quesito una volta su un blog di fact checking (antibufala, per chi non ciancica l’inglese), e devo ammettere che l’ho sempre trovata affascinante. Oggi ho avuto prova della sua veridicità.

Mi ̬ apparso in bacheca su Facebook (ho qualche mio contatto crede a tutta questa monnezza) un articolo post contro la povera C̩cile Kyenge (per alcuni una delle cause di tutti i nostri mali). Decido (con estremo coraggio) di leggere i vari commenti Рdel resto, se pensi che sia come fare una visitina allo zoo, neanche danno troppo fastidio Рe trovo questo:

commento FB poco preciso

Devo ammettere la mia ignoranza: non conoscevo l’episodio. Ma c’era un non so ché che mi induceva a pensare che fosse una vaccata clamorosa (del resto, la grammatica e la puteggiatura portavano a questa facile conclusione). Cerco allora riferimenti all’episodio e tempo 2 secondi netti (merito dell’ADSL, mica solo mio), trovo la corrisondente voce di Wikipedia, per cui posso rispondere in modo informato :

commento_FB_informato
alla terza riga doveva essere “dal custode del carcere

Ora, la situazione era particolarmente facile (un episodio famoso di più di 20 anni antecendete alla mia nascita è ben documentato), ma non sempre se è così fortunati.

Ora che ho dato il mio contributo alla pulizia del webbe, posso tornare a lavorare…

Atatürk

Spesso, quando il lavoro me lo concede, mi piace leggere e viaggiare da link a link, arrivando spesso a leggere cose curiose, interessanti, che a volte neanche sapevo esistessero.

Questa volta sono partito da questo articolo di un mio ex-collega, passando poi per Lorenzo Valla, per Costantinopoli ed infine sulla pagina del padre della Turchia moderna. Mi sono impressionato leggendo questa citazione (grassetto-evidenzia-epicità mio):

Per quasi cinquecento anni, queste regole e teorie di un vecchio arabo e le interpretazioni di generazioni di religiosi pigri e buoni a nulla hanno deciso il diritto civile e penale della Turchia. Loro hanno deciso quale forma dovesse avere la Costituzione, i dettagli della vita di ciascun turco, cosa dovesse mangiare, l’ora della sveglia e del riposo, la forma dei suoi vestiti, la routine della moglie che ha partorito i suoi figli, cosa ha imparato a scuola, i suoi costumi, i suoi pensieri e anche le sue abitudini più intime. L’Islam, questa teologia di un arabo immorale, è una cosa morta. Forse poteva andare bene alle tribù del deserto, ma non è adatto a uno Stato moderno e progressista. La rivelazione di Dio! Non c’è alcun Dio! Ci sono solo le catene con cui preti e cattivi governanti inchiodano al suolo le persone. Un governante che abbisogna della religione è un debole. E nessun debole dovrebbe mai governare.

Che dire, noi stiamo ancora con di Maio che bacia il sangue di San Gennaro e Salvini che fa i comizi con il crocifisso…

La fine di un era

Era nell’aria e si sapeva che prima o poi sarebbe successo, ed infatti è successo: Mozilla ha eliminato dal proprio sito tutte le versioni obolete delle estensioni che non sono state migrate alle nuove WebExtensions API!! 😯

Facciamo chiarezza e spieghiamo bene la storia.
Le estensioni per Firefox, fino alla versione 57 del browser, erano scritte con una tecnologia nota come XUL/XPCOM, e permettevano una grande personalizzazione. Le ultime versioni del browser, invece, utilizzano delle nuove API, sicuramente più moderne, più sicure e più standardizzate rispetto agli altri browser, ma meno potenti.

Le nuove versioni di Firefox non supportano più le vecchie estensioni, che sono dunque utilizzabili solo sulle vecchie versioni o su fork di Firefox basati su vecchie versioni (Basilisk, Pale Moon e Waterfox).

Quello che fa un po’ tristezza è proprio questo: le vecchie estensioni potevano essere marcate in sola lettura o inserite in un archivio “storico”, senza cancellare 14 anni di storia del web. Anche perché alcune estensioni (come ad esempio SessionManager, che permette di salvare su file la sessione corrente, compreso lo storico di ogni finestra) non hanno ancora eguali.

Chi volesse ancora usare le vecchie precedenti tencologie con i browser sopra-citati, può installare l’estensione Classic Add-Ons Archive, un archivio off-line di estensioni recuperate.