La lobby gay

A leggere i commenti a questa notizia, sembra che qualcuno ci creda veramente (oltre ai leghisti)!! 😀

Un giocatore del Cagliari, tal Dessena, ha giocato una partita con alle scarpe i lacci color arcobaleno, in segno di solidarietà con una campagna di sensibilizzazione, promossa da alcune fondazioni per la lotta all’omofobia.

Davide Moscardelli, calciatore del Bologna
Davide Moscardelli, calciatore del Bologna, testimonia della campagna

Sono arrivati gli insulti su FB, a cui il giocatore ha risposto. E alla notizia della risposta una lettrice, tal Michela, ha commentato con

Qui il vero problema è che non c’è nulla di spontaneo. E’ un obbligo aderire, e se qualcuno si rifiuta per motivi etici, morali o perfino religiosi, viene massacrato da mass media e forse perde il posto in squadra o perfino il lavoro. Questa è una dittatura, e delle più violente

Insomma, la lobby gay ha colpito ancora!! 😀

False partenze

Il governo Renzi è pronto a partire, e già ci sono un paio di scivoloni degni di nota:

  • Napolitano (quello che firmava senza dire bau tutte le leggi del pregiudicato Berlusconi) che non vede di buon occhio e blocca la nomina di un magistrato come ministro della giustizia (sia mai che si fa qualcosa per farla funzionare) (via Andrea)
  • si intravedono tagli mirati alla scuola, in particolare verranno tagliati gli anni dei licei e gli scatti di anzianità automatici ai professori (sia mai che poi si debba tagliare anche il finanziamento pubblico alle scuole private/paritarie) (via Andrea)

Insomma, un bel governo cciovane e del-fare (in-culo, aggiungerei io…)!! 😀

Accesso abusivo a sistema informatico

Prendendo spunto da questa notizia (e dalla relativa discussione), ho letto l’articolo del codice penale italiano che tratta, appunto, l’accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico.

il blogger francese Olivier Laurelli
il blogger francese Olivier Laurelli si guarda perplesso…

Qui il primo comma:

Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni.

Non so se anche voi avete notato la parte “spaventosa”, ovvero quel “o tacita“: ma se è tacita, come faccio a sapere che chi ha fatto il sito voleva proteggere una sua risorsa??

Uno stupido fortunato

La notizia è un po’ vecchia, ma ho letto che per Natale scorso un tizio inglese, tal Peter Clatworthy, ha comprato su eBay una foto di una Xbox (One, mi pare il nuovo modello) per sole £ 450!!

un ottimo acquisto
un ottimo acquisto

Ora, lui è stato un coglione sbadato fortunato e il venditore ci ha ampiamente marciato (l’inserzione citava esplicitamente che era una foto, ma il prezzo e il fatto che fosse stata messa nella sezione “videogiochi” non aiutavano), ma devo ammettere che oramai eBay è diventato un vero e proprio letamaio.
In particolare, i problemi più evidenti sono:

  1. vendita di guide (ovviamente testate, funzionanti e 100% legali) per avere un prodotto costoso a due lire €uri (tipo questa)
  2. prodotti venduti nella sezione sbagliata più appetitosa per avere più visibilità (di solito un accessorio messo in vendita nella sezione “principale”, tipo questo)
  3. prodotti finti, dove che siano finti è scritto solo tra le righe (tipo questo; se non sbaglio li può segnalare solamente il titolare dei diritti)

Una possibile soluzione? Io direi di vietare oggetti di tipo 1 e 3 e di non permettere di inserire oggetti in categorie errate (non sempre è facile capire quale sia quella più adatta, ma una cover NON va nella sezione “smartphone”!!). Per ultimo (cosa più importante), darei la possibilità ad ogni utente (magari con un certo punteggio) di segnalare tutte le inserzioni che vuole!! Sai quanto mi divertirei!! 😀

Io, alla fin fine, ci sono abituato, per cui evito agilmente tutti questi problemi, ma che rottura e quanto tempo perdo per cercare quello che mi serve…

L’ONU, non un blogger qualsiasi

Il problema è che la Chiesa, trovandosi a dover affrontare situazioni di molestie sessuali che hanno coinvolto alcuni suoi esponenti, non si è adoperata nel modo più appropriato né per consentire che venissero alla luce, né per evitare che si ripetessero: e quindi, di fatto, se ne è resa complice.

fonte – via Andrea