Come per le precedenti edizioni delle Olimpiadi, anche queste che si terranno a SoÄi vedono l’appecorinamento del comitato olimpico internazionale (minuscolo) ai poteri forti.
In particolare, dato che la democrazia in Russia latita e sono presenti leggi contro i diritti umani degli omosessuali, il comitato ha intimato gli atleti, chiarendo fin da subito che il momento della premiazione non potrà essere usato per eventuali proteste o libere dichiarazioni (magari proprio contro il governo russo e le sue leggi). Si potranno, però, fare durante le conferenze stampa (tanto non le segue nessuno), addirittura senza timore di sanzioni… non ho capito se solo da parte del cio o anche dalle autorità russe…
In pratica, come ha detto il sindaco della città , saranno benvenuti tutti quelli che non imporranno la loro cultura/volontà … quella la impone solo Putin!! 😈
Anatoly Pakhomov, sindaco di SoÄi, è sicuro che nella sua città non ci siano omosessuali… io starei attento al culo!! 😀
Insomma, la situazione è semplice e lineare: atleti di tutto il mondo vanno in un paese e devono rispettare le leggi di quel paese… ma se queste sono “antidemocratiche” e/o non lasciano le libertà agli utenti di cui uno sport sano dovrebbe essere portabandiera? Il cio, secondo me, dovrebbe esigere che gli atleti abbiano la possibilità di manifestare liberamente e senza ritorsioni il loro pensiero, e se qualche paese non è d’accordo nessun problema: lì niente olimpiadi… ma evidentemente al cio tutto ciò non interessa (o interessa $$altro$$)…