Xfce, un aggiornamento

Prosegue la mia avventura con l’ambiente grafico XFCE (che ho scoperto si scrive Xfce), installato ora anche sul portatile del lavoro. Devo dire che l’ambiente funziona bene, non ho grossi problemi, anche se a volte è un po’ limitato (ovviamente), rispetto a GNOME, al quale ero abituato.

Xubuntu 12.04 con XFCE 4.10
Xubuntu 12.04 con XFCE 4.10 – clicca per ingrandire (fonte)

In particolare, in un paio di occasioni ho dovuto ricorrere a vie traverse:

  1. il drag-n-drop su una pagina internet con Firefox (per l’upload di file) non mi funziona, ho dovuto usare il pulsante “sfoglia” nella pagina;
  2. per formattare una pennetta USB non c’è l’opzione “click dx → formatta”, ma ho dovuto dare il comando
    # mkfs.vfat -n 'etichetta' -I /dev/sdX

    da terminale (ho però in mente un piccolo script da crearmi, così, giusto per passare il tempo).

In definitiva, a parte qualche piccolo problema (risolvibile), quello di cui inizio a sentire la mancanza sono tanti piccoli dettagli, come un file manager semplice, ma al tempo stesso potente come Nautilus*, e un editor di testo di default come gedit… o forse quello che mi manca è solo qualche possibilità di personalizzazione… non che GNOME vada al massimo, in questa direzione, ultimamente…
Mi sa che ci dovrò lavorare ancora un po’… e il prossimo DE che proverò sarà Cinnamon!! 🙂

*Nautilus, che per altro a casa ho installato per poter usare Dropbox più comodamente, anche se c’è un modo per avere qualche opzione anche in Thunar

Un aborto giuridico\2

Ancora una volta un giudice ignorante* ha risolto una semplice questione con un peto-pensiero: Massimiliano Tonelli, curatore del blog “Cartellopoli“, mantiene un blog, per cui è responsabile dei commenti inseriti (anche anonimamente) dagli utenti.

Un po’ come Telecom che è responsabile delle chiamate effettuate per rapimenti. 🙂

Ovviamente i cartelloni abusivi (e in alcuni casi assassini) sono ancora là…

*nel senso che ignora di cosa si sta parlando

Un tecnico inesistente

L’attuale normativa prevede che per installare una rete con più di un tot di accessi ci sia bisogno di un tecnico specialistico. Un tipo di tecnico che, nei fatti, non esiste (o meglio, nessuno può diventarlo ora, dato che non c’è una certificazione che si possa prendere).

Questa notizia apparve tempo fa, e già allora furono molti i dubbi (non serve a nulla, è solo un esborso aggiuntivo, serve solo a creare “caste”, etc etc). Ora però abbiamo un clamoroso esempio di quanto questa possibilità sia stata ampiamente prevista: un tizio della Sicilia multato di 60 mila €uri (a breve diventeranno 150.000) per aver creato una rete nel suo supermercato.

Un punto importante è che la legge potrebbe obbligare anche un privato cittadino a dover chiamare un tecnico (spendendo magari un centinaio di €uri) per poter legittimamente legalmente collegare in casa il suo nuovo router da 30 €uri…
Ecco, insomma, un’altra di quelle leggi inutili e dannose, buone solo per far cassa, creare caste e poter avere una scusa per minacciare un qualcuno di scomodo (qualcuno ha nominato la registrazione dei blog come periodici?).

router Sitecom N300 WL-611
il router wireless Sitecom 300N WL-611