Mese: Dicembre 2011

In Olanda scaricare opere protette dal diritto d’autore è legale se fatto per uso personale, e in Svizzera hanno capito che un’opera scaricata non equivale ad un mancato guadagno, ma il contrario.

Che altro dire?? 😀

Io poi incornicerei anche queste parole:

“Questo è il prezzo che paghiamo per il progresso. I vincitori saranno quelli che saranno capaci di usare le nuove tecnologie a proprio vantaggio e i perdenti quelli che perderanno il treno dello sviluppo e continuare a seguire i vecchi modelli di business”

Ricordate la vicenda di Yahoo!, condannata perché nel suo motore di ricerca apparivano link da cui era possibile scaricare il film About Elly?

Bene, dopo essere stata condannata in primo grado, Yahoo! ha vinto l’appello, dato che il giudice ha deciso che

• non basta parlare di generiche violazioni, ma bisogna parlare di contenuti identificandoli puntualmente;
• è il titolare dei diritti che deve dimostrare che ha quei diritti e che gli sono stati violati;
• (dulcis in fundo) la società che aveva denunciato Yahoo!, PFA Films, non aveva tutti i diritti possibili immaginabili, ma solo alcuni ed in alcuni territori, per cui non era chiaro come agire, senza avere le URL dirette.

E adesso, pippe per tutti per festeggiare, in attesa del definitivo diritto di link!!!! 😀

Mega Upload, il popolare servizio di hosting di file, ha creato una canzone in cui decanta le sue doti.

Piccolo problema: il sito è odiato dalle major, e ad una in particolare (Universal) non va proprio giù a presenza di questo video. Risultato? La Universal sta inviando segnalazioni a YouTube per violazione di contenuti… ma il video non è suo!!!

Un video fatto disabilitare da Universal

Splendido esempio di come opera una “mafia“. Il video è cmq visibile sulla home page di Mega Upload.

Aggiornamento 15/12/2011: Mega Upload, giustamente, ha citato in giudizio la UMG, mentre il video della canzone viene continuamente riproposta (con relative richieste di rimozione).

Aggiornamento 20/12/2011: Universal ha dichiarato al tribunale che, in base ad un accordo con Google, può far cancellare da YouTube i video che non le piacciono, anche se non ne ha i diritti, ma Google smentisce, e in effetti il video linkato prima è di nuovo attivo…

A quanto pare, il famoso motto chi di * ferisce, di * perisce, vale ancora: Apple non ha i diritti per l’uso del nome iPad in Cina, per cui dovrà affittarlo a caro prezzo… un po’ come succede a chi vuole fare robina per gli iCosi!! 😀

l’iPad cinese? 😀