Chi è causa del suo mal…

Fanno esplodere cassa del supermercato
muore ladro abbandonato dai complici

In tre, con un tubo collegato a delle bombole, hanno fatto entrare gas nella cassa continua del market Pewex in via Ferdinando Maria Poggioli, zona Vigne Nuove. Un ragazzo, di circa 20 di origini rom, è deceduto investito dallo sportello blindato

Hanno fatto esplodere la cassa continua del supermercato Pewex in via Ferdinando Maria Poggioli, nella zona di Vigne Nuove. Uno dei tre del gruppo, un ragazzo di circa 20 di origini rom, è però stato investito dallo sportello blindato della cassa ed è morto poco più tardi nonostante i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Montesacro e del nucleo investigativo di via In Selci.

Secondo una prima ricostruzione, effettuata anche grazie alle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso, verso le 3 della notte scorsa, tre persone dopo aver parcheggiato l’auto davanti al supermercato, tramite un tubo collegato a delle bombole hanno fatto entrare gas nella cassa continua e poi hanno provocato l’esplosione. Quando il giovane è stato scaraventato a terra gli altri due sono fuggiti a piedi visto che il ritorno di fiamma ha dannaggiato anche la loro auto. Il ragazzo è stato successivamente soccorso e portato in ospedale, ma è morto. I due complici sono ricercati.

(fonte)

LibreOffice 3.4

È uscito oggi l’aggiornamento di Libre Office alla versione 3.4, la quale porta qualche novità e una decisa opera di ripulitura del codice, con “diverse migliaia di righe di commenti in tedesco sono state tradotte in inglese, e oltre 5mila linee di codice “morto” sono state rimosse da Writer, Calc e Impress“.

Per installarlo su Ubuntu 10.04 è sufficiente scaricare da qui i 3 file install, langpack e helppack e, una volta scompattati, entrare nelle cartelle varie cartelle DEBS e digitare

$ sudo dpkg -i *.deb

ps: pare sia raccomandato l’utilizzo con molta cautela!!! 😀

Hadopi, un controllore da (ri)controllare

Dopo lo scivolone sull’uso di un carattere tutelato dal copyright per il proprio logo (e per un’istituzione che dovrebbe tutelare il copyright la dice lunga sulla serietà e sulla correttezza di tutta l’iniziativa), ecco che appare un altro problema all’orizzonte riguardante l’Hadopi.

Alcuni hanno scoperto (e fatto trapelare in rete) che alcuni server della società incaricata di monitorare la rete erano un po’ dei colabrodo, e inoltre che venivano raccolti e conservati gli indirizzi IP degli utenti:

[…] pur essendo stati diffusi indirizzi IP, nessun “dato personale” sarebbe stato compromesso. Un fatto abbastanza sorprendente dal momento che tutto il sistema dei tre colpi si basa sull’associazione di un indirizzo IP ad una persona. […]

Insomma, è sempre la solita storia: i diritti (ingiusti) di chi ha soldi valgono più dei diritti dei poveri cittadini…

Illibertè, inegalitè, inchiappettè!!