Problema con la rimozione di mymenu sul Nokia N900

Ieri sera, tra le altre cose, mi sono divertito a installare un po’ di programmini per il mio Nokia N900. Così, per provarli e per vedere se riuscivo a trovare qualcosa di interessante…

Ad un certo punto, il panico: mi erano sparite quasi tutte le icone dal menù!! 🙁
Praticamente avevo una situazione tipo questa:

il menù monco
il menù che mi ero ritrovato… ma senza la donnina sullo sfondo

Da quanto ho capito è una cosa che può accadere quando si disinstalla il programma MyMenu, che avevo installato per cercare di mettere un po’ di ordine nel menù dell’N900… Il problema è che pare non ci fosse modo di avviare le appliczioni non visualizzate nel menù, neanche con le scorciatoie dal Desktop… praticamente ogni altro programma oltre a quelli visibili nell’immagine in alto non si potevano avviare!! E il problema era che tra questi c’era anche il gestore di applicazioni, l’utility per il backup e il gestore file.

Per fortuna che il Linux alla base di Maemo si vede proprio quando serve!! 😀
Ho infatti trovato la soluzione su Internet, in cui era citata anche la scorciatoia da tastiera che permette di avviare il terminale*: Ctrl+Shift+x. Praticamente era necessario andare a sostituire il file /etc/xdg/menus/hildon.menu con il file originale, in quanto il programma MyMenu lo sostituiva**. Ovviamente tutto questo l’ho dovuto fare con il terminale con i privilegi di amministratore. 🙂

x-terminal

A questo punto ho potuto riparare definitivamente al problema!! 🙂

*terminale che peraltro mi ha permesso anche di avviare le applicazioni che prima non si avviavano, dato che lì basta dare il comando!! 😀

**secondo alcuni il file incriminato è /home/user/.config/menus/hildon.menu, ma da quanto ho letto non sempre funzia…

L’insostenibile stupidità della lotta al P2P

Come ben sapete, non sono affatto d’accordo con l’attuale sistema di copyright, dato che secondo me serve solo ad arricchire i papponi delle major e non rimane molto per gli artisti, cioè quello che effettivamente crea l’opera (mai sentito parlare di “trappola Disney“??).
Vediamo di fare il punto della situazione su una nuova caduta in basso dei cari papponi.

Prima dell’estate un gruppo di produttori cinematografici, tra cui il produttore di The Hurt Locker, si erano rivolti ad un associazione, la U.S. Copyright Group, per perseguire 6000 persone, ree di aver condiviso vari film, tra cui appunto il sopracitato.

locandina di "The Hurt Locker"
locandina del film The Hurt Locker (fonte immagine)

Questa associazione si appoggia ad un gruppo di avvocati, la società legale Dunlap, Grubb & Weaver, la quale ovviamente è tutta contenta di seguire questa causa, dato che per loro vuol dire soldi assicurati. Soprattutto perché gli utenti hanno scoperto che gli avvocati disposti a dargli assistenza gli sarebbero costati tanto quanto richiesto dal gruppo a difesa del copyright degli interessi delle major, ovvero 2500 $. Praticamente gli utenti hanno pensato: “se devo spendere cmq 2500 $, pago i mafiosi del copyright, almeno dopo non devo pagare ancora nel caso di causa persa“.

l'avvocato Graham Syfert
l’avvocato Graham Syfert (fonte immagine)

La cosa curiosa e nodo centrale di tutta questa vicenda è che un avvocato, tal Graham Syfert (foto →), ha pensato bene di approfittare di questa situazione di ricatto per gli utenti stallo, mettendo a disposizione (vendendo) un pacchetto di documenti utili per l’autodifesa, al modico prezzo di 19,95 $ (all’inizio in promozione a 9,99 $). Praticamente ha pensato: “tanto questi documenti già ce li ho, e visto che altrimenti nessuno mi pagherebbe mai, li vendo a poco prezzo per farsi la difesa in casa, almeno qualcosa guadagno!!“. Geniale strategia di marketing!! 😛

Risultato? Lo studio legale ha denunciato l’avvocato per danni, dato che, cito da PI,

l’auto-difesa di 19 utenti sarebbe costata qualcosa come 5mila dollari. […] Lo U.S. Copyright Group l’avrebbe in sostanza denunciato per paura di dover ricorrere ad ulteriori spese legali, per continuare la lotta armata contro i cattivoni del P2P.

Praticamente un ammissione, da parte dello studio legale: a noi interessano solo i soldi, dobbiamo spremere fino in fondo tutti quelli che ci capitano a tiro, senza intralcio di nessuno, e fanculo il copyright!! 😀

ps: pare anche che questo pacchetto sia già finito in rete!! 😀