Scambiare Emilio Fede per uno studente

Emilio Fede predica di menare gli studenti e viene picchiato in un ristorante.

Oppure viene picchiato in un ristorante  e poi predica di menare gli studenti (e di chiudere Facebook, ma questa è una storiella che gli hanno fatto imparare già da un po’ di tempo).

Infatti non ho capito ancora in che esatta sequenza si sono svolti i due fatti, ma una cosa è certa: alcuni dovrebbero cambiare gli occhiali!!! 😀

ps: mi sa che non avevo mai seguito uno degli show del cagnolino nel TG4, non pensavo fosse così!! 😀

pps: ad un certo punto (1:57) dice: “poi tanto trovano subito qualcuno che li libera“… che si riferisca a qualcuno di nostra conoscenza che libera nipoti di Mubarach?!?! forse no, visto che parla di cuccioloni che stanno a casa sotto le coperte a sorseggiare té, e non di troioni!! 😀

Addio al conto BancoPosta (UPD)

Oggi ho completato quanto iniziato qui. L’eutanasia del conto è stata rapida ed indolore: mi hanno fatto spostare i soldi rimanenti sul nuovo conto, mi hanno fatto firmare un po’ di carte (che alla fine la tipa in cassa si stava dimenticando di rilasciarmi in copia) e mi hanno distrutto il bancomat davanti… meglio di così!!! 🙂

Ora possiamo iniziare a risparmiare il costo del conto, e poter usare il bancomat anche quando non accettano le carte di credito*.

*eh si, il bancoposta viene (sempre?) passato come carta di credito, per cui se un esercizio accetta il bancomat ma non le carte, non accetterà il bancoposta!! 🙁

Aggiornamento 23/11 10:10: non mi è più consentito l’accesso al BancoPosta on line, posso solo visualizzare la carta PostePay… eccellente!! 😀

Come da noi

Per rispondere alle domande dei parlamentari, basta ricordarsi due frasi: “Mi astengo dal commentare su casi specifici”, e “Sto affrontando la questione in modo appropriato in base alla legge e ai fatti”.

Quello che leggete sopra è quanto ha dichiarato l’ex-ministro giapponese Minoru Yanagida. Ex, perché a causa di quella frase scherzosa ha dovuto dare le dimissioni.

Minoru Yanagida
(fonte immagine)

Come da noi, appunto.

Inizio addio al conto BancoPosta

logo FinecoCon l’attivazione e la ricezione del bancomat del mio nuovo conto in Fineco, posso iniziare serenamente le procedure di chiusura del vecchio conto BancoPosta. Conto che aprii per poter farmi accreditare la borsa del tirocinio con la regione Lazio… quanti bei ricordi. :”)

A leggere qui, pare che ogni tanto ci siano delle noie nel chiudere il conto; per fortuna ci sono anche un po’ di trucchetti da prendere in considerazione!! Intanto il primissimo round si è appena concluso: sono andato all’ufficio postale di quartiere (che è quello dove ho aperto il conto) e dopo una per fortuna brevissima fila mi dicono di prendere appuntamento. Ora vediamo lunedì pomeriggio come va a finire!!! 😀

“The Pedophile’s Guide to Love and Pleasure” in vendita su Amazon

La fobia e l’indignazione per i pedofili non ha mai fine.

In questi giorni sta circolando la notizia di un libro in vendita su Amazon, chiamato “The Pedophile’s Guide to Love and Pleasure” (La guida dei pedofili all’amore e al piacere). È inutile che clicchiate sul link, tanto il libro è stato rimosso dal negozio…


(fonte immagine)

Ovviamente potete immaginare le reazioni degli utenti.

La cosa interessante (per certi versi) è che Amazon si sia trovata tra due fuochi: da una parte il suo ruolo di intermediario, e dall’altra gli utenti-clienti. E a quanto pare erano inconciliabili!

In un primo momento infatti, Amazon non ha voluto cancellare il libro dal suo store, dicendo che lei si limita a dare lo spazio e l’opportunità di vendita a chi ne faccia richiesta. Un po’ come fa YouTube: ti permette di caricare i contenuti ma non è responsabile. Anche perché il libro non violava le sue condizioni, per cui, per Amazon, togliere il libro perché non piaceva a qualcuno sarebbe stata censura:

Amazon believes it is censorship not to sell certain books simply because we or others believe their message is objectionable.  Amazon does not support or promote hatred or criminal acts, however, we do support the right of every individual to make their own purchasing decisions.

Ancora non sono riuscito a capire di cosa parli esattamente questo libro (e perciò rispondere a domande del tipo: c’era incitamento a delinquere?), ma qui su TechCrunch c’è un articolo (indignato e di parte, NdA) che riporta alcuni passaggi “per stomaci forti”.

In un secondo momento ha però dovuto fare i conti con la gente, ovvero quella massa amorfa e molte volte incapace di ragionare che appena sente la parola “pedofilo” prende il forcone, ma di cui fanno parte anche molti suoi clienti. A causa delle proteste e delle proposte di boicottaggio del suo negozio, e l’impegno che l’azienda mette nello spingere la “rivoluzione dei libri digitali”, Amazon è dovuta tornare sui suoi passi, prima di rischiare il suo business e favorire in questo modo qualche altro operatore del settore.

Ho letto anche che non è la prima volta che su Amazon viene pubblicato un libro che parla di questo argomento, ma quello vecchio è ancora in vendita.

Insomma un esempio di come la pressione degli utenti possa far effettivamente cambiare idea ad un’azienda, ma anche di come le opinioni degli utenti non siano sempre “liberali”. 🙂
Anche perché, in fin dei conti, non è certo che la proposizione “Amazon non censura mai” sia completamente vero, dato che nella bigotta America bisogna sempre fare i conti con la porno-fobia dei perbenisti: ecco perciò che Amazon mantiene i libri sull’olocausto ma esclude il porno (tradizionale) dal suo negozio. 😛