Caro Dio

Allora Caro Dio, ripeto:

La prima volta ti ho pregato di eliminare quello brutto, rifatto e che va con le ragazzine e mi fai fuori Michael Jackson.

Poi ti chiedo, per essere sicuro, quello basso e con i capelli tinti e finti che ha inventato la tv commerciale e mi fai fuori Mike Buongiorno…

Ho capito, facciamo così… ti allego una foto!

Silvio BErlusconi

(fonte: Facebook)

Tassa Santoro o tassa Vespa?

Il Giornale si è lanciato in una campagna nuova e innovativa, dinamica e piena di brio: l’abolizione del Canone Rai, quello che sarebbe più proprio chiamare tassa di possesso sulla TV… Direi di fare un applauso a Feltri e alla redazione per questa geniale trovata.  – CLAP –
Può bastare. 😀

Forse nella redazione del quotidiano di Silvio non leggono Punto Informatico, oppure non sono molto propensi alla navigazione in rete (ma in fondo che gli serve?! hanno già il loro messia che elargisce verità…), perché di campagne per non pagare più il canone ce ne sono state eccome, in passato!! Eccone qui una (articolo risalente a fine 2008). Anche Di Pietro l’aveva proposto.

Volevo cmq segnalare che le modalità per smettere di pagare la tassa Rai sono stra-note!! Quello che magari molti non sanno è che, nel caso si voglia disdire il canone, è possibile che vengano a casa vostra a chiudervi la TV in un sacco di iuta sigillato… ma questo mi pare che non sia stato specificato più di tanto. L’importante è lanciare la campagna per servire il padrone. 🙂

Notare poi che il metodo descritto dal Giornale potrebbe essere inutile, visto che (almeno fino all’inizio di quest’anno) non c’era certezza su chi e perché dovesse pagare il canone (si rincorrevano voci anche relative ai videocitofoni, dato che hanno uno schermo). Perciò magari disdite il canone, vi fate suggellare la TV… e poi ve la ri-fanno pagare perché avete un PC. 😀

Personalmente penso che a questo punto, dato anche il controllo su chi e perché lo debba pagare sia impossibile, sarebbe meglio far pagare il canone a tutti indistintamente… in fondo se è un servizio pubblico va pagato anche se non lo si usa, no?! Oppure si potrebbe fare come suggerisce Alessandro Gilioli, ovvero destinare una parte solo a quei programmi che decidiamo noi.

ps: non c’entra nulla, ma vorrei farvi notare quello che scrive Feltri qui (vi consiglio anche di leggere l’intero articolo, si percepisce tutta la sua mancanza di pensieri propri dovuta al suo lavoro da mercenario):

Con il canone Rai acquisti in blocco tutto un palinsesto e non ti è permesso scartare le trasmissioni odiose, riducendo il prezzo, e opzionare quelle di tuo gradimento. Ciò non va bene, è disonesto. Non compro un prodotto a scatola chiusa. E semi obbligano a farlo, protesto.

Non notate che è lo stesso ragionamento che fanno le persone informate sui PC con Windows preinstallato?? A quando una battaglia del Giornale contro Windows, M$ Office, Norton e compagnia bella preinstallato nei PC che ci fanno pagare forzatamente?? Oppure questa battaglia per ora non è di loro interesse?? 😛

Quante radiazioni emette il vostro cellulare?

E soprattutto, quanto ne assorbite? Per vedere i livelli di SAR relativi al vostro cellulare potete visitare questa pagina (cliccate sul link in fondo) della Environmental Working Group, che ha studiato un po’ di modelli (smartphone inclusi) presenti sul mercato. Il mio ha questa valutazione:

SAR quando tenuto all’orecchio 0.98 W/kg
SAR quando indossato 1.10 W/kg
SAR quando in modalità dati 1.11 W/kg

Povera Repubblica

Dopo Silvio, anche Mara ha querelato Repubblica. Lei chiede 900.000 € per le frasi riportate dal quotidiano dopo il famoso comizio in piazza di Sabrina Guzzanti del 2008, in occasione del NO CAV DAY, e per aver riportato i commenti dei quotidiani stranieri sulla sua persona. Strano che decida di denunciare Repubblica, oltretutto per un articolo che risale al 9 luglio 2008… ma forse non è poi tanto strano. 😉

Come disse la Guzzanti: bella donna, ma che prezzi!!! 😀

Mara Carfagna
Mara Carfagna (foto da Repubblica)

Mo quasi quasi querelo pure io Repubblica… Chi mi aiuta a trovare una scusa?? 😀

Calvin Harris – Ready for the weekend

Guardate questo video:

Non le suonereste anche voi?? 😛

Per fare questi effetti hanno usato una vernice speciale (chiamata Bare Ink) che può essere spalmata sulla pelle e riesce a condurre l’elettricità (qui maggiori dettagli). La cosa più interessante, però, è che la piattaforma hardware su cui si basa tutto questo è libera e italiana!!! 😀

Per chi lo volesse, il video della canzone è qui.

(fonte)

Fabrizio Lockmann – Un minuto ancora

Chi se lo ricorda??? 🙂

Riporto dalla pagina del video:

CD: WWW.MYSPACE.COM/FABRIZIOLOCKMANN
Sono un ragazzo di Roma di 25 anni. Fin da quando sono bambino ho una forte passione per la musica. L’ascolto di vari generi musicali e di numerosi artisti mi ha coivolto e trasportato verso la scrittura di un “qualcosa di mio” cercando di raggiungere una identità personale. Ho sempre studiato e mantenuto la testa sulle spalle, facendo convivere parallelamente la vena razionale e quella artistica. Ho terminato gli studi nel 2008 con una Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica con lode.

La soddisfazione più grande, tuttavia, sarebbe realizzare il mio sogno, VIVERE DI MUSICA. Amici, parenti, conoscenti, amici di amici, sconosciuti, molti mi supportano e mi aiutano ad alimentarlo con speranza.

Il passato a colori

Com’era il passato?? La domanda in sé non è banale, se pensiamo che molte immagini del passato recente sono in bianco e nero… pensate per esempio alle foto della prima guerra mondiale, o alle immagini (televisive) dello sbarco sulla luna

Per questo motivo fa un po’ effetto vedere foto a colori risalenti agli inizi di quello che oramai è il secolo scorso… qui sotto ne potete vedere una, mentre le altre si trovano qui.


un fu-tizio (oramai sarà morto) a colori…

Per capire come siano state prodotte queste immagini riporto la spiegazione dal blog di Attivissimo (è in fondo).

Fotografia a colori, un secolo fa? Com’è possibile? Semplice: la tecnologia del colore esisteva già, ma era complicatissima. Il fotografo reale dello zar Nicola II, Sergei Mikhailovich Prokudin-Gorskii, girò in lungo e in largo per la Russia dal 1907 al 1915 scattando immagini su lastre di vetro, come quella che vedete qui accanto: per ottenere il colore, riprendeva tre foto di ciascun soggetto usando filtri rossi, verdi e blu separati. Questo produceva lastre proiettabili a colori usando un triplo proiettore con filtri colorati corrispondenti. La Biblioteca del Congresso statunitense acquisì la collezione di Prokudin-Gorskii poco dopo la caduta dello zar, ma solo la tecnologia digitale di oggi riesce a ricreare e restaurare questi reperti unici. […] incredibili, e maggiori dettagli, con la spiegazione del procedimento, sono sul sito della Biblioteca del Congresso.

Devo essere sincero, la prima cosa che ho pensato quando ho visto quelle foto (e mi rendevo conto che erano effettivamente di quasi 100 anni fa) è stata: ma allora anche nel passato vivevano a colori!! 😀