Salutiamo “un vecchio amico”

Un mio vecchio amico, un po’ puntiglioso a dire il vero, mi ha fatto notare un errore in un post precedente, quello allegro su Berlusconi e le sue “frasi buttate un po’ là“. 🙂
Praticamente mi è stato fatto notare che un kapò non era in generale ebreo, ma più semplicemente “un detenuto al quale la direzione del lager o del campo di sterminio nazista, in cui era stato deportato, affidava funzioni di comando sugli altri deportati“. Anzi, da quanto ho capito era di solito ariano, ma “verso il termine del conflitto, quando la necessità di manodopera qualificata per l’industria bellica tedesca si fece più pressante e il processo di sterminio subì un rallentamento, non mancarono casi di kapò ebrei“.

Direi a questo punto di dovermi scusare con tutti i miei affezionati lettori per averli condotti a possibili deduzioni sbagliate, correggendo di seguito la frase incriminata (anche se mi rendo conto che nn c’è più a stessa vena comica della frase originaria):

“stanno facendo un film sui nazisti, lei sarebbe perfetto per una parte di kapò”
spiegategli a ’sto stronzo che i kapò erano anche ebrei

Qui di seguito metto pure i video che ritraggono la scena, per capire che il dettaglio che il kapò non fosse in generale ebreo è assolutamente importante e di primo piano!! Poi il fatto che tutta l’Europa ci rida dietro è una questione secondaria. 😀

[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=v-uVN-2bbwM]

[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=iIEQcfhAov4]

Buon compleanno!!

No, non al nostro caro ex-premier colluso con la mafia, il caro Andreotti. Quello è stato ieri!! 😀
A riguardo ri-diffondo il video che Andrea ha messo sul suo blog: il tipo urla un po’ troppo, ma il concetto è chiarissimo.

[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=4TakYn9RMCw]

Gli auguri lo voglio fare alla stessa persona a cui gli ho fatti l’anno scorso, anche se un anno fa, col raggiungimento del quarto di secolo, era un’occasione veramente importante. Proseguendo la tradizione degli screenshot di festeggiamento, rinnovo i miei auguri:

tanti tanti auguri ciccia!!! 😀

gli auguri a ciccia

Senti chi parla

Ci sono due notizie recenti, che quando ho sentito e letto i commenti del governo ho pensato il titolo di questo post.

La prima (e su questa sono d’accordo col mio caro e dolce papino) è la notizia che riguarda il rifiuto, d parte del Brasile, di concedere l’estradizione a Cesare Battisti, condannato qui in Italia per 4 omicidi. Ora, a parte le polemiche tra destra e sinistra, di cui non me ne può fregar di meno, io mi chiedo: ma con che faccia pretendono il rispetto delle regole e si scandalizzano, se loro per primi scrivono leggi, bloccano processi, depenalizzano reati e fanno di tutto per nn far processare (giustamente) il loro caro boss??

La seconda è questa: secondo la cassazione non è reato coltivare La Maria, se questa non è matura… praticamente pare (se la notizia è riportata fedelmente, in caso sentiamo il saggio che dice, dopo che ha finito di giocare a WOW) che finché la piantina nn matura la posso coltivare. 😛

Ora, riguardo le dichiarazioni scandalizzate dei politici, tra cui

Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla droga: La Cassazione «si arrampica sugli specchi» […] «Esiste una norma in vigore chiarissima che punisce ‘chiunque’ coltivi sostanze stupefacenti o psicotrope».
Maurizio Gasparri, presidente del Pdl in Senato: la sentenza sembra «uno scherzo» e spera che i giudici «un giorno o l’altro maturino anche loro».
Gabriella Carlucci, famosa censuratrice di commenti non lecchini sul suo blog: si dice «stupita e indignata»;
Isabella Bertolini (ma chi è?!): una decisione «ai limiti del ridicolo».

io mi chiedo: ma con tutta la coca (nn cola) che se pippano, arrivando perfino ad andare a piangere dal garante per la praivasi se Le Iene osano far vedere a tutti la verità, con quale faccia rompono il cazzo se qualcuno coltiva (magri per se) un po’ di erba??

Regolamentare le edicole

Viste le troiate che i nostri (e altri) politici ogni tanto sparano per farsi belli o leccare il sederino a qualche “divina autorità“, nonostante di Internet e nuove tecnologie non capiscano una beata minchia, ci sono delle cose che quando le leggo, mi si riempie il cuore il gioia. Due di queste sono:

  • le censure accadute perché i siti Internet si devono piegare alle paranoie di gente bigotta, perbenista e benpensante, tipo quello che è successo su FaceBook qualche giorno fa;
  • le critiche costruttive in cui si prendono per il culo le proposte sopracitate dei politici sopracitati.

Il testo che ho letto qui, scritto da Alessandro Bottoni, che riporto, rientra nel secondo caso.

La “proposta di legge” fondamentalmente ripropone un’idea, che alle persone intelligenti sicuramente è già venuta in mente: perché non applicare tutte le regoli e i controlli che esistono o si vogliono mettere sulla rete, anche nella vita reale, così da far capire che il più delle volte sono vaccate??
Alla fin fine, i terroristi, i pedofili e i cattivi, esistono anche soprattutto nella vita reale, ma di solito lo spauracchio contro cui ci si scaglia è sempre e solo Internet. Sarà che la gente pure è ignorante e lo vede come un qualcosa di ignoto e misterioso, ma a tutto c’è un limite!! Non so se ricordate la vicenda del procuratore di New York che per farsi bello bello bello, ha imposto a tutti gli ISP di non far più accedere i loro abbonati ai newsgroup, visto che ben lo 0,02% di questi conteneva materiale pedofilo. Rinnovo la domanda che mi feci quando lo scrissi: a quando la chiusura delle parrocchie??

Buona lettura!! 😀

Proposta di Legge Bottoni

Articolo 1
È fatto assoluto divieto di acceso alle edicole ai minori di anni 18 se non accompagnati dai genitori. All’interno dell’edicola dovranno essere previsti appositi percorsi di visita, diversi e separati da quelli riservati agli adulti. Lungo questi percorsi, è fatto assoluto divieto di esporre pubblicazioni di contenuto pornografico, politico, storico, filosofico, informativo o comunque collegato in qualunque modo alla realtà socio/politica del paese e che potrebbero quindi disturbare l’equilibrio psico/sessuale del minore. È peraltro ammessa l’esposizione di pubblicazioni dal contenuto fantastico, adatte al pubblico dei minori.

Articolo 2
Durante tutto il periodo di permanenza all’interno dell’edicola è fatto assoluto divieto agli adulti di rivolgere la parola ai minori o di avvicinarsi ad essi e tentare di interagire con loro in qualunque modo. Le uniche persone autorizzate ad avvicinare i minori e ad interagire con essi sono i rispettivi genitori. L’offerta ai minori di caramelle, carte da gioco, file MP3 e suonerie per cellulari è sanzionata con la reclusione da uno a tre mesi.

Articolo 3
Il gestore dell’edicola ha l’obbligo di registrare e memorizzare i percorsi seguiti dai clienti all’interno dell’edicola, incluso il percorso dei loro sguardi sulle copertine delle pubblicazioni. Le registrazioni audio/video, corredate di tracciato GPS, devono essere conservate per cinque anni.

Articolo 4
Il gestore dell’edicola ha l’obbligo di segnalare ogni comportamento sospetto dei clienti all’autorità di sorveglianza.

Articolo 5
Il gestore dell’edicola ha l’obbligo di esaminare, valutare e selezionare le pubblicazioni da esporre in accordo con quanto ritenuto accettabile dal “comune senso del pudore” e dal “comune senso dell’opportunità politica”. La mancata aderenza dell’azione di selezione a questi criteri è punita con la reclusione da due a cinque anni. Le opere ritenute non adatte devono essere bruciate sulla pubblica piazza, accompagnando il falò con opportuni canti celtici. La mancata o scarsa aderenza del tono del canto celtico al tono solenne dell’occasione è punita con il carcere da uno a tre mesi.

Articolo 6
È fatto esplicito divieto di esporre e commercializzare opere che contengano informazioni utili alla realizzazione di dispositivi atti ad offendere la persona di qualunque tipo e forma. In particolare, è fatto divieto di esporre e commercializzare pubblicazioni dal contenuto tecnico o scientifico in quanto esse potrebbero contribuire alla diffusione di informazioni tecniche pericolose per l’indennità dei cittadini. Resta comunque lecito esporre e commercializzare pubblicazioni di manualistica dedicate ai lavori femminili.

Articolo 7
È fatto esplicito divieto di esporre e commercializzare opere il cui contenuto possa disturbare la serenità dei cittadini. In particolare, è fatto divieto di esporre e commercializzare opere il cui contenuto sociologico, politico, filosofico o religioso sia in contrasto con il sentimento comune della popolazione, così come descritto nel documento “Il senso comune degli Italiani” dello Studio Legale Previti. L’infrazione è punita con il carcere da tre a sette anni. Resta peraltro lecito esporre e commercializzare opere dedicate alla vita personale di cittadini che conducono vita pubblica all’interno degli appositi recinti mediatici istituiti dalla Legge 636/2006 (“Isola dei Famosi”, “Grande Fratello”, etc.).

Articolo 8
È fatto esplicito divieto di esporre e commercializzare opere che citano o descrivono la vita e la storia personale dei cittadini che nell’anno fiscale precedente hanno dichiarato un reddito superiore a 80.000 euro lordi o che rivestono una qualunque carica istituzionale, a qualunque livello, all’interno di una organizzazione politica, aziendale o di altro tipo. Se il soggetto della pubblicazione è stato in passato oggetto delle attenzioni della Magistratura, è fatto assoluto divieto di esporre o commercializzare la pubblicazione stessa. L’infrazione è punita con il carcere da uno a dieci anni.

Articolo 9
Al fine di rendere riconoscibile e tracciabile l’utente, è istituito il Vestito Unico Personale. La Prefettura ha l’obbligo di far confezionare, secondo i suoi insindacabili giudizi, un abito diverso per ogni singolo cittadino. Quest’abito dovrà essere indossato dal cittadino titolare ogni volta che intende recarsi in edicola, in qualunque stagione ed in qualunque ora del giorno e della notte, sotto qualunque condizione atmosferica. Il cittadino che si sottrae all’obbligo è punito con il carcere da 30 a 200 anni.

Articolo 10
Viene istituita la Cintura di Protezione del Diritto d’Autore. Ogni pubblicazione dovrà essere resa inaccessibile da una apposita cintura metallica dotata di serratura e di chiodi sporgenti che la protegga dal consumo non autorizzato. Tale serratura dovrà essere aperta al momento del pagamento per consentire al cliente di fruire della pubblicazione. Al termine della fruizione tale serratura dovrà essere richiusa per impedire il consumo non autorizzato e la creazione di copie abusive. È fatto assoluto divieto di fotografare o fotocopiare opere protette. È fatto altresì divieto di guardare, anche accidentalmente, opere acquistate da altre persone. Durante la loro permanenza in edicola, i clienti dovranno indossare il loro apposito elmetto anti-infrazione. Ogni infrazione è punita con l’ascolto obbligatorio di 200 ore di barzellette di Radio Maria.

Articolo 11
Il gestore dell’edicola è responsabile del comportamento dei suoi utenti e degli editori che rappresenta. Per ogni infrazione commessa dagli editori, è punito con un anno di lavori forzati a Mediaset. Per ogni infrazione commessa dai suoi clienti, è punito con 6 mesi di lavori forzati in RAI.
Il gestore dell’edicola è tenuto a sorvegliare il comportamento dei suoi clienti e ad agire con tempestività e decisione per imporre il rispetto della Legge. Ogni cliente colto a sbirciare una pubblicazione altrui per tre volte in sei mesi, è esiliato a vita da tutte le edicole del Regno. Ogni cliente colto a sbirciare per tre volte in sei mesi le poppe della edicolante è punito con la lettura obbligatoria di 200 pagine di barzellette di Famiglia Cristiana.

Articolo 12
Per tutto quello che non esplicitamente previsto dagli articoli precedenti, fa fede quanto stabilito dallo Studio legale Previti.

Alessandro Bottoni

ps: visto che ci siamo, segnalo anche il commento di un tizio che evidentemente pensa che tutto ciò sia normale…

La studentessa e lo sperma poco dolce

Al primo anno di università le sapevo tutte!! Parlo ovviamente delle leggende metropolitane ambientate nelle università!! il protagonista è, di solito, uno o più a scelta tra:

  • prof cattivo
  • alunno ignorante ma sagace
  • zoccola porno-studentessa (erano le mie preferite) 😛

Oggi voglio parlarvi di una leggenda spettacolare, che in qualche modo mi riguarda un po’ da vicino, e di cui, per curiosità, ho trovato prova anche su Wikipedia!! 😀

Durante una lezione alla Facoltà di medicina, il professore sta tenendo una affollata lezione sulla composizione chimica dello sperma umano.
Dopo aver illustrato che nella composizione è presente del glucosio una ragazza alza la mano per una domanda: “Mi scusi professore: lei sta dicendo che nello sperma umano c’è dello zucchero. Bene, ma se c’è dello zucchero, come mai non è dolce?
Dopo un momento di silenzio l’aula intera scoppia in una fragorosa risata che dura parecchi minuti. La ragazza, paonazza, raccoglie tutta la sua roba e scappa dall’aula.
Il professore dopo un po’ dice: “Lo sperma non è dolce perché le papille sensibili al dolce sono sulla punta della lingua e non dietro, vicino alla gola.

Ed è vero!!! 😀

schema dei gusti sulla lingua

Se volete saperne altro sullo sperma e sulle sue qualità potete leggere qui un approfondimento e qui un esempio di uso direto. È proprio vero che non si finisce mai di imparare!! 😛

ps: di solito non faccio pubblicità, ma se volete, potete ordinare qui l’auto-bukkake-kit!! 😀

Denunciamo Paolo Attivissimo

È da un po’ che tengo d’occhio questa pagina: è una specie di petizione on line (che ricordo, è più che altro una raccolta di adesioni senza nessun valore legale), in cui un tal Enrico Torielli chiede la denuncia di Paolo Attivissimo, personaggio noto della rete per il suo impegno contro alcune delle cazzate che girano in rete (quando rispondo alle bufalemail che mi arrivano, i link che metto sono sempre presi dal suo sito) e per il suo rigore logico nello svolgere il suo “lavoro”.
Il linguaggio è abbastanza offensivo, tanto che Attivissimo è indicato, tra le altre cose, come manovrato, giornalista di regime, agente del sistema, grande servetto del cazzo al soldo della CIA e nemico del popolo, giusto per capire che tipetto abbiamo di fronte.

Che ci vogliamo fare?? Il bello di Internet è anche questo: un luogo dove qualunque coglione può dire quello che la prima cazzata che gli passa per la capa, sta poi a noi decidere a cosa dare retta e cosa no. 🙂
Personalmente, seguo il blog e le trasmissioni radiofoniche di Attivissimo da qualche anno, e mi è sempre sembrato una persona competente e moderata, che porta sempre prove a valenza di quello che dice, al contrario di quanto afferma il signor Torielli nella sua “petizione”.

Piccola nota: per ora, dal 2 gennaio, giorno in cui è stata creata la “petizione”, hanno firmato solo 4 persone, di cui l’ultimo un povero pirla che se la prende con Travaglio (ma che c’entra?) dicendo che è “strapagato”… e il problema è che questa gente vota!!! 🙁
Da notare poi che manco l’autore l’ha firmata…

Dal Giappone una macchina per l’autoerotismo

Direttamente da PI, ecco a voi la macchina per l’autoerotismo, il sogno di tutti noi uomini pigri!!! Ovviamente mi riferisco alla prima figura, brutti viziosi che nn siete altro!! 😛

bellaaaa!!! :P

Sempre da PI leggo: nella versione maschile la tappezzeria interna è di prima qualità: grazie ad innumerevoli pieghe e protuberanze sarà un vero piacere […] il suo tocco soffice garantisce un piacere lussurioso maggiore dell’equivalente reale.

[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=VsoHVo2hDV4]

È morto Mario Magnotta… Il Magnotta

Mario MagnottaÈ morto Mario Magnotta, il bidello dell’Aquila divenuto famoso per una serie di scherzi (il più famoso quello della lavatrice), che lo hanno avuto come protagonista.

Il Capoluogo d’Abruzzo dice che è venuto a mancare nella notte tra il 4 e il 5 gennaio, e con lui se ne va, secondo me, un pezzo d’Italia. Per capire l’affetto che la gente provava per lui, considerate che su FaceBook è già apparso un gruppo chiamato “raccgliamo le firme per intitolare una strada a mario magnotta”.

Lo scherzo della lavatrice, quello che alla fin fine l’ha fatto diventare un vero personaggio, se non ricordo male ben prima dell’esplosione di Internet, gli fu fatto da alcuni alunni della scuola dove era bidello; qui potete leggere la trama. Dopo averla letta (raccomandazioni comprese), vorrei far notare che la notizia è apparsa anche su Repubblica, dove potete ascoltare l’audio dell’ultima telefonata (l’unica che conosco, a dir la verità) malamente censurata (si sentono tutti i bestemmioni del poveraccio)!!

Vorrei fare un ultimo appunto sulla vicenda: se cercate magnotta su Wikipedia vi manda alla pagina Fenomeno di Internet, nella cui sezione Persone è citato come esempio proprio Mario Magnotta, con già la data di morte.

E con questo concludo con un “riposa in pace”, facendo notare che i funerali si svolgeranno in una chiesa!!! 😀