Mamma mia, non siamo pirati!

Riprendo l’argomento del post precedente (è uno di quelli che mi sta più a cuore, dopo la cosa che finisce per no). 😛

Secondo l’industria dell’intrattenimento, ogni volta che qualcuno scarica qualcosa da Internet (tipo con eMule), è un danno all’industria perché è un mancato guadagno. Praticamente la loro “equazione” è: ciò che scarichi non lo compri. A questi signorotti non passa neanche per l’anticamera del cervello che molte volte quello che scarichiamo viene scaricato la quasi totalità delle volte non verrebbe comprato mai, soprattutto ai prezzi attuali.

Ma se qualcosa vale la pena comprarlo, allora, almeno personalmente, lo prendo (ho se nn ho soldi lo scarico in attesa di comprarlo).
È il caso del CD con la colonna sonora del film Mamma Mia! che sono andato a vedere mercoledì sera.

Mamma mia! il CD
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E vorrei sottolineare che l’ho comprato perché il film mi era piaciuto, nonostante fosse “disponibile” anche in un ottimo e molto fornito catalogo on-line. 😀

Mamma mia! su eMule
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Che dire?!?! Evidentemente se certa gente la smettesse di vederci come mucche da mungere, forse saremmo tutti più contenti (anche loro, perché la gente sarebbe più invogliata a comprare).

Aggiornamento 17/11/2008 20:00: ho appena finito di fare la copia di backup del CD da mettere in macchina… ovviamente la copia è stata fatta su CD, avendo io in macchina solamente il lettore CD, con buona pace di chi, per lucrarci in qualche altro modo, vorrebbe che la copia privata (di cui ricordo paghiamo l’equo-pizzo alla mafia-SIAE su ogni supporto vergine che si compra nei negozi) fosse fatta esclusivamente su supporto analogico, tipo la cassetta. Praticamente pago per avere un diritto (la copia privata), ma non ne posso usufruire appieno!! F.U.C.K. S.I.A.E.!!!

Lettera aperta all’On.le Ministro Renato Brunetta

Riporto qui una lettera scritta dall’AsSoLi, che da 3 mesi cerca di avere una risposta, dal ministro Brunetta. Che anche lui (o chi per lui) sia un fannullone?!?! O ci sono altri interessi in ballo che noi sudditi non possiamo sapere?? 😉

Protocolli d’intesa sottoscritti in data 05.08.08 con Microsoft Italia S.r.l.

On.le Ministro Renato Brunetta,
il 16.08.08 Le abbiamo spedito una lettera (ricevuta il 03.09.08) con la quale domandavamo di avere accesso a due protocolli d’intesa da Lei sottoscritti con Microsoft Italia S.r.l.: quello “per lo sviluppo di soluzioni d’eccellenza tecnologiche e organizzative, in particolare nel settore della scuola” (http://www.microsoft.com/italy/stampa/Speciali/protocollo/intesa.mspx), e quello (sottoscritto anche dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia) “per la realizzazione di un progetto pilota di ammodernamento e dematerializzazione della gestione documentale degli uffici” (http://www.microsoft.com/italy/stampa/Speciali/protocollo/documentale.ms…).
La notizia di quegli accordi ha destato in noi viva preoccupazione: in primo luogo perché la P.A. spende ogni anno molti milioni di euro in licenze software (274 nel solo 2003), in secondo luogo perché l’azienda Microsoft è stata condannata in sede europea per abuso di posizione dominante e in terzo luogo perché in qualità di Ministro della Repubblica Lei non può ignorare che il software libero offre una valida alternativa e che la legge (art. 68 D.Lgs. 82/05) impone di realizzare una valutazione comparativa prima d’acquisire il software da utilizzare.
Abbiamo pensato che Lei, Signor Ministro, fosse stato mal consigliato e che fosse nostro dovere aiutarLa.
Ci siamo precipitati a scriverLe nel week end di ferragosto, ma, ad oggi, siamo ancora in attesa di risposta. L’inerzia del Suo Ministero ci ha infine costretti a ricorrere alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi.
Quanto dovremo ancora attendere per esercitare il nostro diritto di verificare che quei protocolli d’intesa non ostacolino l’impiego del software libero nella P.A., non rechino ingiusto pregiudizio agli interessi delle aziende europee che commercializzano servizi basati su software libero ed agli interessi dei cittadini ?
Per ora possiamo solo sospettare che, per esempio, l’accordo per il progetto pilota sulla dematerializzazione documentale sia del tutto inutile: in Piemonte si sta già realizzando, con soldi pubblici, un sistema di gestione documentale in software libero (doqui – http://www.doqui.it/), che anche altre regioni stanno considerando di adottare.
Infatti, il software libero può essere riutilizzato senza costi di licenza da tutta la P.A..
Ritardare l’uso del software libero da parte della P.A. danneggia la nostra economia, rende il mercato meno libero e favorisce un gruppo minoritario di aziende che privano il nostro paese di cospicui introiti fiscali. Sa che, per fare un esempio, Microsoft (ma analogo discorso vale per molti dei principali produttori di software proprietario) fattura le licenze vendute in Italia esclusivamente dalla filiale Irlandese (per un totale di 750 Milioni di Euro nel 2003) e che quindi comprando licenze di software proprietario si incide negativamente sulla bilancia dei pagamenti ?
Nel 2000 più di 2.000 cittadini italiani firmarono una lettera aperta intitolata “soggezione informatica dello stato italiano a Microsoft”: da allora le cose non sono migliorate se oggi si finanziano le iniziative di quell’azienda, che non ha certo bisogno di aiuti pubblici.
Non ci riferiamo ovviamente ai protocolli d’intesa da Lei sottoscritti (che non abbiamo letto e quindi non possiamo giudicare).
Ci riferiamo invece ad altre esperienze che la nostra associazione ha avuto modo di valutare negli ultimi anni.
Come il Centro di Ricerca di Povo (Trento), inaugurato nel 2005. Un centro in cui per ogni euro investito dal socio privato (Microsoft), ne sono stati erogati quattro a fondo perduto dai soci pubblici (Provincia di Trento, Università di Trento, Università di Catanzaro e FIRB-MIUR), cioè da tutti noi cittadini. Un centro nel quale gli investimenti sono largamente pubblici: saranno pubblici anche i risultati della ricerca ?
Dopo questo “affare”, anche il Governo di centro-sinistra si è affrettato a stipulare accordi per la costituzione di tre nuovi “Centri di Ricerca su tecnologie Microsoft”: non è certo una scelta sensata, in un paese che si riconosce nei valori del libero mercato e della concorrenza, destinare soldi pubblici a favore di una impresa che detiene il 95 % del mercato dei sistemi operativi.
Qualcuno potrebbe dire che non abbiamo ricevuto risposta per l’inerzia dei Suoi uffici, per una pratica dimenticata sulla scrivania di qualche dipendente fannullone perennemente in malattia o per qualche dirigente ignavo o menefreghista.
Certo che, se queste cose succedono proprio nel Suo dicastero, proprio nel periodo in cui, a quanto sembra, la “crociata contro i fannulloni” sta dando il massimo risultato, c’è ancora molto da fare.
Nella speranza di riuscire a penetrare la fitta trama di ostacoli che Le impedisce di dare la dovuta attenzione alle istanze del software libero, restiamo in attesa di una Sua gradita risposta.
Con ogni osservanza,
per l’Associazione per il software libero
Marco Ciurcina

Linux funziona male con hotmail? Colpa di Microsoft!

Da qualche giorno, quando tento di usare hotmail su Linux, mi accorgo di un paio di cosette strane (clicca sulle immagini per ingrandirle).
La prima è che appena connetto mi appare un avviso nel quale mi si chiede di aggiornare il browser.

avviso

La cosa strana è che Firefox che uso è già aggiornato (versione 3.0.3); la cosa buona è che mi suggerisce Internet Explorer, Mozilla Firefox e Apple Safari. Manca Opera, ma vabbè, W la concorrenza!! 😀

La seconda cosa, ancora più noiosa, è che non riesco a scrivere le mail!! Praticamente quando voglio mandare una mail sono attivi solo i campi per il destinatario e per l’oggetto, mentre il campo per scrivere il corpo della mail non è modificabile…

non si scrive

Pensavo, ingenuamente, che tutto ciò fosse un problema di Firefox, essendo hotmail stata leggermente modificata. Praticamente pensavo che, come al solito quando si ha a che fare con i prodotti Microsoft, gli standard fossero stati buttati nel cesso, per cui c’è bisogno di aggiornare Firefox per far funzionare hotmail. È un po’ come IE che non aderisce agli standard del web e non sa visualizzare bene i siti standard, ma sa visualizzare benissimo i siti (fatti male) da Frontpage.

Poi qualche giorno fa leggo qui un post, in cui un tipo si lamenta e spiega anche la soluzione al problema. Essì perché il problema è solo apparente e facilmente risolvibile (io in realtà ho seguito la spiegazione in uno dei commenti). Praticamente basta digitare nel campo dell’indirizzo about:config, per raggiungere le impostazioni di Firefox, e digitare nel campo di ricerca vendor. Se siete su Windows dovreste vedere solamente un campo, general.useragent.vendor, che ha il valore Windows; se invece come me siete su Ubuntu Hardy Heron, dovreste avere altri 2 campi. In tutti e 3 i campi vanno cancellati i loro valori; qui sotto c’è un’immagine della modifica da fare (prima e dopo).

le modifiche

A questo punto chiudete e riaprite Firefox e tornate su hotmail. Ed ora ecco la magia: connettendovi non vi appare più la schermata di avviso di aggiornare il browser e riuscite a scrivere tranquillamente la mail!! 😀

risolto!!

Ma cosa abbiamo fatto esattamente?? Abbiamo modificato profondamente Firefox, magari installandoci dentro qualche pezzo pirata anarco-insurrezionalista (per dirla alla Pisanu) di IE? Abbiamo, come dicono quelli che usano Windows e rosicano perché Linux va meglio, ricompilato il kernel spendendo notti insonni?? NO!! Abbiamo semplicemente fatto in modo che Firefox non dicesse al sito (ricordiamolo, di proprietà della Microsoft) di stare su Linux!! In pratica abbiamo nascosto il fatto di stare usando il sistema operativo concorrente a Windows di Microsoft!!

Perché Microsoft ha fatto questo? Volendo essere buoni possiamo parlare di errore nel costruire il sito, ma volendo essere realisti, possiamo anche pensare ad una seconda possibilità: se molte persone per usare la loro casella di posta nascondono il fatto che stanno navigando usando Linux, nelle statistiche dei siti ci saranno meno accessi da questo sistema operativo, facendo di fatto risultare Linux sempre meno usato, quando invece, mi pare che la realtà non sia proprio così. 🙂
Se qualcuno ha la possibilità di usare una distribuzione di quelle con cui Microsoft ha stretto accordi commerciali (tipo la Suse), mi può dire nei commenti se la stessa eventualità si presenta anche lì?

Personalmente, visto che non trovo nessun motivo per nascondere il fatto che uso Linux, mi troverò costretto a non poter pienamente usare hotmail, dovendo rispondere alle mail usando altri indirizzi.

Matematica… a porte aperte!

Riporto la mail che i nostri (di Matematica) rappresentanti hanno mandato in giro (il grassetto è mio). Mi raccomando mandate il link a tutti!!!
Qui è disponibile anche il volantino.

Siamo i Rappresentanti degli Studenti del Dipartimento di Matematica dell’Universita’ degli Studi Roma Tre.
Noi studenti, in collaborazione con i Docenti, Ricercatori e tutte le anime del nostro Dipartimento, abbiamo organizzato una giornata a porte aperte al nostro Dipartimento per far conoscere e divulgare la bellezza della Matematica.
Inviamo pertanto il programma relativo alla giornata prevista per Domenica 16 Novembre presso il dipartimento di Matematica dell’Universita Roma Tre (Largo San Leonardo Murialdo 1).
Quest’iniziativa nasce dalla volonta’ di noi studenti di aprire le porte del nostro dipartimento per far vedere a tutti i cittadini cosa effettivamente si fa quando si parla di ricerca matematica. Nell’ambito delle giornate di mobilitazione contro la legge 133/08, abbiamo sentito la necessita’ di mostrare a tutti cosa effettivamente vuol dire condurre ricerche ed occuparsi di Scienza. Per questo abbiamo organizzato questa giornata divulgativa rivolta a studenti, famiglie, bambini, adulti e ragazzi.
Nel corso della giornata saranno presentati i seguenti seminari:

Programma di Domenica 16 Novembre per la giornata “Matematica… a Porte Aperte”

Inizio ore 10

Ore 10.00 “L’ago di Buffon: PIgreco, lunghezza dei fiumi e buchi quadrati” a cura del dott. Alexandre Gaudilliere

Ore 10.30 “La Matematica nell’Arte” a cura del prof. Andrea Bruno

Ore 11.00 “Energia: una famosa sconosciuta” a cura del prof. Francesco De Notaristefani

Ore 12.00 “Giocare e lavorare con i numeri primi”  a cura del prof. Francesco Pappalardi

Ore 12.30 “Numeri su un foglio di carta” a cura del prof. Corrado Falcolini

Ore 13.00 “(In)sicurezza delle comunicazioni elettroniche–papà, mi presti la tua carta di credito?–” a cura del prof. Roberto Di Pietro

Ore 13.30 “Bolle di sapone e Superfici Minime” a cura della dott.ssa Livia Corsi

Ore 14.00 “Crescere e moltiplicarsi: la matematica delle popolazioni” a cura del prof. Roberto Ferretti

Ore 15.00 “La casa nuova e la metropolitana di Moebius: orientarsi nella quarta dimensione.” a cura della prof.ssa Stefania Gabelli

Ore 16.00 “Un viaggio nella Geometria Algebrica” a cura del prof. Edoardo Sernesi

Ore 17.00 “A tu per tu con l’Infinito” a cura del dott. Michele Nesci

Per i bambini abbiamo organizzato numerosi giochi e attivita’ a sfondo matematico. Un gruppo di studenti in collaborazione con un’animatrice professionista si occuperanno dell’animazione per i piccoli durante tutta la giornata.
Saranno inoltre esposti gli elaborati prodotti dal Laboratorio Matematico Interfacolta’ di Roma Tre, a cura della prof.ssa Tedeschini Lalli. Questi lavori sono stati anche esposti nel corso del Festival della Scienza tenutosi fino a pochi giorni fa a Genova.
Alleghiamo inoltre il volantino pubblicitario della giornata.
Si appresta ad essere una giornata molto partecipata e piacevole, le lezioni saranno facilmente seguibili da chiunque senza necessita’ di grandi conoscenze di base.
Siete caldamente invitati a partecipare e saremmo lieti di avere il vostro contributo nella pubblicizzazione dell’evento.

Cordialmente

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I rappresentanti
Elisa Di Gloria 3335604005
Dora Martucci
Altro referente:
Luca Dell’Anna 3296347808

È ora di finirla: le Iene devono pagare!!!

Scrivo qui pubblicamente di appoggiare la richiesta del signor Pasquale, nipote di un signor nonno anti-demolizioni-leggittime: le Iene hanno esagerato e devono pagare!!! E che cribbio!!!

Quello che è accaduto è semplice (il video per i dettagli lo potete trovare qui oppure in fondo al post quello da YouTube).
Il signor Pasquale, mentre il vicino era in vacanza in Germania dai figli e dai nipoti, ha giustamente pensato di allargare “abusivamente” il suo balcone, di fatto impedendo al vicino di poter più usare la cucina. Tanto mica la stava usando, no!? 😀
Scrivo “abusivamente” tra virgolette perché è stato ovviamente chiesto il condono, che non è stato accettato, ma solo sulla carta. Infatti il nonno del signor Pasquale era (o è?) evidentemente un tipo con i cosiddetti contro-peni, indi per cui il mitico signor Pasquale è intoccabile!! E allora che vogliono le Iene?? Sono andate a cagargli il cazzo a casa sua, senza avere nessun diritto di riprendere la pubblica via di sua proprietà. E giustamente il signor Pasquale si è leggermente alterato e ha chiesto un risarcimento simbolico che sicuramente la sua generosità gli imporrà di devolvere in beneficienza: 10 miliardi a Mediaset (che ci starebbero tutti a priori) e un miliardo alla iena che ha realizzato il servizio, Mauro Casciari. La richiesta è stata spedita via mail alla iena in questione, oltre che

indi per cui anche a me, e io mi sono sentito in dovere morale di rilanciare questa modesta e legittima richiesta!!

Già che ci sono mi accodo anche io alle richieste e richiedo alle Iene una copia della lettera, non essendomi arrivata (e non avendo trovato sul loro sito una mail)!!

[youtube:http://it.youtube.com/watch?v=XWJW7hspZ4s]

Confusione

Fini: “Il ricordo ci impegna per la pace

La Russa: “Credo che il sacrificio dei loro cari abbia contribuito a far crescere in Italia il sentimento di riconoscenza verso coloro che in divisa fanno davvero qualcosa per assicurare a tutti noi un vivere più giusto, più libero e più pacifico

Evidentemente mi sto confondendo io… ma quella dell’Iraq non è stata un’invasione con noi complici?? Il ricordo, semmai, ci dovrebbe impegnare a non fare più cazzate del genere, mandando i nostro soldati a morire in un’invasione illegittima, solo per leccare il culetto al guerrafondaio che ci dà il petrolio…

Marco Intravaia (figlio del maresciallo Domenico): “Chiedo che il 12 novembre diventi la giornata della memoria per tutti i caduti di pace ma bisogna dare anche la Medaglia d’oro al valor militare alle vittime per onorare la loro memoria

Poverino, pure l’orfanello hanno ingannato… 🙁

ps: non centra nulla, ma volevo segnalarvi questi due articoli di Repubblica (questo e questo) riguardo l’assalto criminale alla scuola Diaz di Genova, per capire sempre meglio in che stato viviamo e la gente che abbiamo messo al governo

Netstrike il 13 Novembre: non mancate!!!

coniglietto :PUn netstrike è una forma di protesta collettiva attuata attraverso Internet (fonte: Wikipedia). Quello che dobbiamo fare è semplice: il 13 novembre (giovedì) alle ore 14:00 cerchiamo di avere una connessione ad Internet e visitare ripetutamente il sito del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (www.miur.it). Le più rosee previsioni parlano di una caduta del server dovuta a troppe richieste. Per maggiori informazioni leggete questa pagina.

Mi raccomando non mancate!!!

Riprendo da PI le motivazioni che hanno portato a questa scelta:

Vogliamo che i media portino in risalto e facciano chiarezza sui veri motivi della protesta del mondo accademico: i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario alle università e il blocco del turnover, introdotti dalla legge 133/2008 per recuperare le entrate mancanti dall’abolizione dell’ICI e dalle manovre per il salvataggio di Alitalia; la possibilità quasi forzata alla conversione degli atenei in fondazioni private; l’incostituzionalità di misure volte ad avvantaggiare la creazione di università d’eccellenza private ed atenei pubblici a basso costo e di qualità inferiore. Un governo che propone tagli drastici e riforme strutturali a colpi di decreti legge, senza neanche ascoltare la voce dei diretti interessati, mostra palesemente il proprio disinteresse verso i veri problemi del mondo accademico.

Siamo tutti convinti che sia necessario un nuovo modo di vedere l’università, ma qualunque riforma non puo’ prescindere dalle ragioni dei suoi veri protagonisti: studenti, docenti, ricercatori, dottorandi, tecnici specializzati e tutte le figure professionali il cui futuro è messo a rischio da una politica ventennale di destrutturazione. Chiediamo di essere interpellati quando si tratta del nostro futuro; se questo non succede, faremo sentire la nostra voce, con intensità crescente. L’Onda non si fermerà.

ps: Visto che viviamo in una democrazia in cui sussiste un ferreo diritto, sappiate che questa azione può essere illegale: quello che vi ho indicato sopra è infatti un attacco informatico distribuito, ma (forse) pur sempre attacco informatico è. Questo perché ovviamente abbiamo delle leggi fatte alla cazzo di cane da vecchi rincoglioniti criminali, che se fanno una legge fatta bene è solo per il proprio tornaconto (cfr. Lodo Alfano). In pratica, come molte altre leggi sulle tecnologie moderne, probabilmente siamo davanti ad un vuoto legislativo: infatti, a priori, nessuno ci vieta di visitare un sito, anzi, sta lì per questo.
Indi per cui, cmq, questo post è solo a titolo informatico, per cui se qualcuno che ha fatto la nota facoltà da allevamento passasse di qui, sappia che io sono assolutamente contrario a questa iniziativa criminale-
comunista-leninista-marxista-puttanesca-sovversiva-anarcoinsurrezionalista!! Se il 13 andrò a visitare ripetutamente il sito del MIUR è solo per una forma morbosa di curiosità verso l’operato di questi criminali, nulla di più!! 😀