Uno dei precedenti post riguardava la censura del famoso sito ThePirateBay (che gli amministratori del sito hanno definito fascista); famoso, in realtà , molto di più da quando si è iniziato a parlare, anche nei tiggì, di questo fatto.
La cosa interessante (e sconcertante) però, che sta uscendo in questi giorni, è che la paginetta della Guardia di Finanza di Bergamo che informa gli utenti che qualcun’altro (Giancarlo Mancusi, gip di Bergamo) ha deciso per loro che non hanno diritto di vedere quel sito, in realtà non è della GdF, ma a quanto pare è gestita dalla ProMusic, la Coalizione dei Discografici per la tutela dei Marchi. Praticamente una società che ha come hobby la raccolta (illegale) di informazioni personali degli utenti per poterli poi denunciare. Insomma, una società simpatica simpatica che ha il vizio di farsi giustizia da sé, nel pieno rispetto dell’art. 1 della legge italiana:
se non c’è un conflitto di interessi grande come il buco del culo di Cicciolina non s’ha da fare.
E la pagina in questione non sta neanche in Italia, ma in Inghilterra!! Insomma, anche solo visitando la pagina per curiosità (cosa legittima, visto il clamore che sta suscitando la vicenda), quelli di ProMusic si cuccano il nostro indirizzo IP, e noi non sappiamo cosa ne faranno (almeno fino ad un eventuale processo a nostro carico).
Pare inoltre, che la GdF, dando questo bel compitino per casa ai tizi della ProMusic, abbia dato loro anche la possibilità di rubare (evidentemente col permesso della GdF stessa) i dati di accesso della navigazione degli utenti: il video con le spiegazioni lo trovate qui, anche se da quanto ho capito la probabilità che questo attacco riesca è abbastanza remota…
Dopo aver reinstallato Linux, cmq, ho re-impostato i server di OpneDNS e, ovviamente, TheBeijingBay è tornata a funzionare!! 😛
Se avete anche voi intenzione di metterli, leggete qui alcune controindicazioni.
ps: forse qualcuno dovrebbe dire al signor Mazza (presidente di FIMI), che molto più “fuori dal mondo” della difesa dei ladri, è fuori dal mondo che certa gente si permetta di definire “ladri” persone che non lo sono, o che ancora non sono state giudicate…